Il milite ignoto. Vent’anni dall’11 settembre. Di Al. Tallarita

Perché quell’11 settembre,
è stato un atto di guerra. 
Perché di quel giorno ce ne ricorderemo sempre tutti. 
Perché ha cambiato ogni cosa.
Ciò che è accaduto tra le 8.46 e le 10.03 è memoria condivisa. 
Io me lo ricordo ancora . Ero a casa a Siena
Stavo studiando. Era primo pomeriggio. La finestra su Banchi di sopra era spalancata e c’era molta luce. Mi hanno chiamato da Perugia e mi hanno detto ‘Hanno attaccato l’ America..Le torri gemelle ‘ E ho aperto il tg 1….. 
Ero scioccata..
2.974 ..2606..3000..persone ci diranno infine. Una guerra. Del loro inconsapevole sacrificio a testimonianza, ci sono Telefonate ..foto è Jonathan E. Brilej il soggetto di quella terribile foto del salto dalla torre, che è rappresentativa della strage dell’11 settembre 2001?
Chi si è lanciato nel vuoto.. Insieme a tutti gli altri? Un simbolo odiato quello scatto di Richard Drewe. Don De Lillo gli ha dedicato il libro “L’uomo che cade” . Il falling man dell’omonimo articolo sulla rivista Esquire, che tanto scatenò interesse e rabbia, per quella fotografia. Tolta censurata.. poi ripresa ..ma come si potrebbe cancellare i fatti? Forse dietro al mondiale interesse una sorta di vojerismo, quello che caratterizza un aspetto della società contemporanea..o forse la visione di un simbolo di speranza… di chi ha scelto il vuoto e un ultimo volo libero ad un orrore imposto e senza scampo. Ultimo segno di ribellione a un vile attacco terroristico.  Da parte di chi ha utilizzato le stesse tecnologie del paese in cui ha studiato e si è formato, per attaccarlo, distruggerlo, annientarlo, attraverso il sacrificio di persone inermi, che non avrebbero potuto scappare da quell’inferno. Attaccando il simbolo della modernità in assoluto. Il grattacielo. Le Twin Towers, furono aperte il 4 aprile 1973 ed erano le torri più alte del mondo. Come nel peggiore dei film reali un inferno di cristallo. 
Unica via d’uscita dal devastante incendio che divorava l’edificio, mai identificati..Quell’ultimo salto nel vuoto.
È quello di un milite ignoto. 
Ogni guerra ha il suo, rappresentativo di ogni singolo caduto.
Anche  quell’11 settembre.
Il peggiore della storia contemporanea.
E che ha segnato lo spartiacque del mondo occidentale. E non solo.
Chiudere lo spazio aereo fu decisione fondamentale. Così come far atterrare tutti i 4.500 aerei in volo nell’aeroporto più vicino.
In pochi attimi le decisioni singole hanno cambiato la storia.
I terroristi.
Chi sventò sull’ultimo aereo quello sulla casa Bianca.
Chi scelse le scale e si salvò.
Ultimi gesti. Come quel volo.
In cui ognuno si può chiedere …cosa avrei fatto? Non lo sapremo mai.
Ma di certo ognuno di noi ricorda perfettamente, cosa stesse facendo, in quel momento. 
Perché l’11 settembre fa parte di noi.
Della memoria storica e collettiva del mondo moderno. Fotografato, filmato, registrato. Impresso nella memoria.
102 minuti silenziosi che hanno cambiato la storia.