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Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia interviene sulla vicenda dell’azienda Amaco, alla quale il Tribunale di Cosenza ha bocciato il concordato preventivo, decretandone così il fallimento

Esprimiamo innanzitutto vicinanza e solidarietà ai 132 dipendenti, i quali devono ancora ricevere gli ultimi due stipendi e la quattordicesima, che avrebbe dovuto essere liquidata molti mesi fa» – dichiara il capogruppo Francesco Spadafora che si fa portavoce anche dei consiglieri Ivana Lucanto e Giuseppe D’Ippolito.

«Come gruppo consiliare, siamo fortemente preoccupati per il futuro del personale, al quale, a nostro parere, dovrà essere garantito il posto di lavoro, indipendentemente da chi subentrerà all’azienda Amaco per l’espletamento del servizio di trasporto pubblico locale – aggiunge Spadafora – e, dovrà valere per tutte le figure presenti all’interno dell’azienda. Nessuno dei dipendenti dovrà rischiare di essere collocato in cassa integrazione, nemmeno coloro che possono essere considerati esuberi. È davvero impensabile e inaccettabile che alcuni possano essere penalizzati da questa situazione in cui è precipitata l’unica municipalizzata del Comune di Cosenza».

«A tal riguardo – sottolinea – considerata la delicatezza della questione, non è nostra intenzione esprimere valutazioni politiche su ciò che potrebbe aver causato il default di un’azienda che fino a pochi anni fa era considerata un fiore all’occhiello della nostra città. Così come non è nostra intenzione cercare il colpevole o il responsabile di questa brutta e spiacevole vicenda. Saranno gli organi preposti a stabilire eventuali responsabilità. In questa fase, insieme agli altri colleghi della minoranza, ci limiteremo a recuperare tutti gli atti amministrativi dell’azienda, al fine di analizzarli e valutare l’opportunità di intraprendere azioni per tutelare i lavoratori».

«Ciò che interessa principalmente in questo momento è il futuro dei 132 dipendenti e delle loro famiglie, che dipendono da questo rapporto lavorativo per il loro sostentamento. Per queste ragioni, chiediamo un impegno concreto al sindaco e alla giunta comunale, affinché seguano attentamente gli sviluppi della situazione, al fine di individuare le giuste soluzioni per uscire velocemente e nel migliore dei modi da questa impasse. L’ente comunale deve fare tutto il possibile, nel rispetto delle proprie competenze e in collaborazione con i sindacati, per salvaguardare i livelli occupazionali e proteggere il reddito delle famiglie che dipendono da questi posti di lavoro» – conclude il capogruppo Spadafora.