Il grande show di Enrico Brignano, dopo Catanzaro, anche al Palacalafiore di Reggio il 3 Febbraio
A grande richiesta, mentre si avviano al tutto esaurito le due serate al Teatro Politeama Mario Foglietti di Catanzaro di venerdì 1 e sabato 2 dicembre, è stata ufficializzato oggi anche lo show che Enrico Brignano terrà sabato 3 febbraio alle ore 21:00 al Palacalafiore di Reggio Calabria.
“Sono state moltissime le richieste arrivate da Reggio e da tutta la provincia e, visto che le date di Catanzaro sono vicine al sold out, con la produzione abbiamo pensato di portare questo straordinario e divertentissimo spettacolo di uno degli attori comici più bravi e amati anche al Palacalafiore!”, afferma il promoter Ruggero Pegna.
Enrico Brignano porterà anche a Reggio il suo irresistibile “Ma… diamoci del tu!”, lo spettacolo scritto con Manuela D’Angelo, la collaborazione ai testi di Alessio Parenti e le musiche originali di Andrea Perrozzi, prodotto da Vivo Concerti. La vendita dei biglietti, tutti numerati, è partita oggi su ticketone.it, mentre nei punti autorizzati (Reggio: B’Art) partirà mercoledì 8 novembre alle ore 11:00. Imponente l’allestimento che trasformerà il Palacalafiore in un grande teatro, come già accaduto per altri spettacoli comici organizzati dalla Show Net di Ruggero Pegna in questo palasport, da Checco Zalone al trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
Quello che arriverà a Catanzaro e Reggio è un monologo mozzafiato, a tratti intervallato dalle apparizioni di surreali ballerini e musicisti e da altre trovate sceniche, capace di trascinare tutti in un clima d’allegria contagiosa. Con racconti e aneddoti intrisi d’ironia e da una vena sarcastica irresistibile, battute incalzanti, improvvisazioni, Brignano porta il pubblico a ridere a crepapelle, spesso fino alle lacrime. Saranno oltre due ore di divertimento puro, grazie alla bravura e alla classe di un gigante del teatro comico italiano. In questo spettacolo l’ex allievo di Gigi Proietti si conferma indiscutibile maestro della comicità e del miglior teatro leggero.
Enrico Brignano racconta così “Ma… diamoci del tu!”: «Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale. Per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute, usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese. Il “lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io… Siccome sono in vena di confidenze, nel mio spettacolo mi concedo di parlare di aspetti inediti della mia professione e di una storia personale che poi assurge a paradigma un po’ per tutti… sì, perché per la prima volta ho deciso di raccontare le delusioni, le false partenze, tutti i “no” che ho collezionato nella mia vita professionale e non. Certo, sempre con un sorriso, mai prendendomi sul serio, ma sottolineando come tutto serva nella vita; anche un rifiuto ci può fortificare e renderci quel che siamo oggi. Coadiuvato dal maestro Andrea Perrozzi, io parlo; con la collaborazione di due presenze “moleste” ma preziosissime, Pasquale Bertucci e Michele Marra, continuo a parlare. Quando poi mi lasciano da solo sul palco, parlo ancora. Ebbene sì, c’ho tanto da parla’. E qualche volta anche da lamentarmi. “Ma lei, Brignano, non sa che lamentarsi è tipico delle persone anziane?”, “Certo che lo so, ma intanto lei, coso… mi dia del tu!».