I detenuti sono gli italiani piu’ colti, leggono 15 libri all’anno
I detenuti italiani sono in assoluto i maggiori consumatori di libri, superando di gran lunga la media nazionale ferma a meno di un libro all’anno. È quanto emerge da una ricerca svolta dall’agenzia di comunicazione di Klaus Davi realizzata su un campione di 285 ex detenuti che hanno lasciato il carcere negli ultimi dodici mesi e che verrà presentata a luglio nel comune di San Luca (RC), dove Davi è consigliere comunale. Il campione comprende carcerate e carcerati provenienti dai penitenziari di Milano (Opera e San Vittore), Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catanzaro, Napoli, Firenze, Palermo, Bologna, Genova, Pisa, Padova.
Secondo la ricerca di mercato, un detenuto legge in media 15 libri l’anno, ma ci sono anche dei detenuti modello che arrivano alla cifra record di 25 libri divorati in 12 mesi. Per leggere attingono prevalentemente dalle biblioteche del carcere (alcune – come a Padova e Bologna – dotate di veri e propri ‘servizi bibliotecari’), ma anche da libri che vengono spediti da parenti e amici. Non mancano i volumi ricavati dal web e stampati con l’ausilio del personale carcerario e degli assistenti sociali. In testa c’è la saggistica con il 13% (con forte prevalenza di libri dedicati alla politica e al diritto), segue la narrativa (9%), testi universitari (7%). Apprezzata anche altro tipo di lettura, con i libri di cucina (12%) che vanno per la maggiore, seguiti dal giardinaggio (8%) e dai viaggi (5%). Nella narrativa va forte il genere fantasy (14%) mentre chi ama la saggistica non disdegna i volumi di storia (15%) e di politica (11%).
Fra i libri più letti spiccano la biografia di Mao curata da Gennaro Sangiuliano dal titolo ‘Il Nuovo Mao’ (13%), ‘Basta’ di Lilly Gruber (12%), ‘Il Nome della Rosa’ di Umberto Eco (11%), ‘Diritto Costituzionale’ di Giuseppe De Vergottini (9%). Molto letti sono anche le ‘Memorie della Casa dei Morti‘ Fëdor Dostoevskij (5%) e ‘Le Mie Prigioni’ di Silvio Pellico (3%). Molto citati anche quelli di Nicola Gratteri e Alfonso Nicaso (8%).
Le detenute e i detenuti italiani sono anche forti consumatori di televisione con una media di 5 ore al giorno. Tra i personaggi più amati spiccano Barbara D’Urso, che ai detenuti dedica sempre molta attenzione nei suoi programmi (15%). Non potevano mancare Roberta Petrelluzzi di ‘Un Giorno in Pretura’ (13%) e Federica Sciarelli con ‘Chi l’ha visto?’ (11%). Molto seguito anche Gianluigi Nuzzi con ‘Quarto Grado’ (10%). Tra le trasmissione informative spiccano ‘Report’ (17%) e ‘Le Iene’ (14%). Fra i talk più strettamente politici domina ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa (15%) che batte di poco ‘DiMartedì’ di Giovanni Floris (13%).
Tra le trasmissioni sportive la più seguita, soprattutto dal campione maschile, è la ‘Domenica Sportiva’ condotta da Paola Ferrari, seguita da ‘Tiki Taka’ guidata da Pierluigi Pardo. Più contenuto il consumo di internet visto che in carcere è spesso sottoposto a restrizioni. I detenuti sono anche forti consumatori di quotidiani con una media di un giornale al giorno letto. Molti istituti penitenziari offrono l’opportunità di abbonarsi anche a quotidiani locali dei luoghi di provenienza.
Klaus Davi & Co.