Giornate FAI di primavera2022 nel cuore di Ardore: Dal Dongione al Castello Feudale

Se è vero che ogni scoperta coincide con il susseguirsi di preziose occasioni, è anche vero che tutto quello che scopriamo apre un varco nella nostra quotidianità, trasformandosi in pura esperienza. Scoperta, esperienza e territorio formano il trinomio perfetto delle prossime Giornate FAI di primavera, in programma per sabato 26 e domenica 27 marzo. Giunte alla loro trentesima edizione, raccolgono un traguardo senza precedenti con i loro 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Con le Giornate di Primavera, gli irriducibili amanti del territorio italiano avranno un’occasione unica per rinsaldare i valori del vivere civile mediante la ricchezza del nostro patrimonio culturale, pensando e agendo con spirito civico e in modo sostenibile. Quest’anno, difatti, il FAI si presenta in una chiave green e totalmente educativa, che vede nel paesaggio e nei suoi ambienti non solo uno strumento da musealizzare, ma una risorsa in continua evoluzione, che cammini di pari passo con le esigenze del mondo attuale, che sia monito per le generazioni presenti a pensare in prospettiva europea, con lo sguardo di un popolo segnato anche da tragici percorsi come quelli attuali. Giornate, dunque, che vogliono mostrarci un patrimonio culturale capace di raccontare la nostra storia che è riflesso della nostra identità.

In linea con i principi suddetti si aprono le giornate FAI di Primavera, presentandoci la parte antica di Ardore come palcoscenico d’eccezione attraverso il quale scoprire, incontrarsi e raccontarsi, in uno straordinario itinerario di conoscenza voluto dalla Delegazione della Locride e della Piana, guidata da Titty Curinga.

Ardore, terra d’aria e di mare, –secondo la più sentita accezione dello storico Grenci- patria di ardimentosi e sognatori, distesa su un colle di tufo dai fianchi ripidi, antica vedetta che, immota e silente, dall’alto Dongione, non perde di vista la costa sabbiosa e lo Jonio tra la punta di Stilo ed il capo Zeffirio; Ardore, una cittadina risalente all’anno 1000, che nel corso della sua storia ha visto alternarsi casati di importanti famiglie medievali; terra di principi e musicisti, in cui si alternano vicende, aromi e profumi narranti storie senza confini. La cittadina, situata su un terrazzo prospiciente il mare, ha un regolare impianto urbanistico con 4 strade parallele in senso E/O che scendono verso il “Dongione”, Torrione utilizzato almeno dal ‘600 come porta urbica, ma che potrebbe avere origini ben più antiche. Dal Dongione il percorso, accompagnato dagli apprendisti ciceroni, si snoderà per la strada di mezzo fino alla chiesa Matrice di S. Leonardo. Una “chicca” verrà offerta ai visitatori nel palazzo Macrì con l’antica Spezieria del XIX sec. in cui è esposta la vara del Cristo morto. La visita proseguirà nel sito della Porta di Terra, si girerà intorno al Castello, entrandovi poi dall’antico ingresso (già ponte levatoio) per una visita affascinante con il racconto sui duchi di Ardore. Usciti dal Castello, si godrà della vista della vallata e della costa verso Capo Bruzzano e si percorrerà la strada esterna del reticolo viario, passando dalla chiesa di S. Rocco per poi ritornare al Dongione. Il percorso previsto in occasione di queste giornate, dunque, si presenta come qualcosa di composito e al tempo stesso di ben articolato, con l’obiettivo di far sentire i visitatori completamente calati nel cuore di questa questa terra grazie alle notizie degli apprendisti ciceroni, esposte in ben quattro lingue diverse, e delle guide d’eccezione. Oltre al consueto percorso, questa primavera il FAI, come istituzione della Repubblica, creerà un ponte di solidarietà tra le giornate di primavera e i fatti tristemente noti che stanno affliggendo l’Ucraina. Pertanto, lungo ogni bene verranno esposti i colori della bandiera. In pieno spirito FAI, ci apprestiamo a vivere due intensi momenti dedicati al nostro patrimonio culturale, somma perfetta di esperienze e valori che ci aiutano a guardare al passato, comprendere il presente e proiettarci con dignità verso il futuro.

In occasione delle GFP22, la Delegata Scuola, Daniela Circosta, ha coordinato, con l’aiuto degli storici e dei docenti referenti, la formazione degli apprendisti ciceroni del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “G.Mazzini” – Locri, dell’IIS “U. Zanotti-Bianco” di M.na di Gioiosa J. – sede associata Liceo Scientifico, dell’IIS “Oliveti-Panetta” Liceo Classico di Locri e dell’IIS “G. Marconi” Siderno. Si ringraziano il Sindaco Giuseppe Campisi e l’amministrazione comunale di Ardore, S.E. Monsignor Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace e Don Nicola Commisso Meleca. Un sentito ringraziamento va, inoltre, alla Famiglia Macrì e al dott. Giuseppe Grenci, prof.ssa Marilisa Morrone, prof. Vincenzo Naymo, avv. Filippo Racco e dott. Gianfrancesco Solferino per aver coadiuvato l’evento.