Gioia Tauro: il prof. Marcello Anastasi racconta Caravaggio
A Gioia Tauro nell’ambito dell’evento “Colori e Forme a Sala Fallara”( una collettiva di pittura e scultura che sta riscuotendo un notevole successo) qualche giorno fa si è svolto un incontro dal tema: “Caravaggio. L’Adorazione dei pastori”, dove il critico d’arte prof. Marcello Anastasi ha raccontato il grande artista.
Ha presentato e moderato l’incontro il poliedrico Antonio Castellano, Past President Rotary Club Gioia Tauro
L’avv. Domenico Infantino Presidente Rotary Club Gioia Tauro , dopo i saluti iniziali si è soffermato sulla grandezza dell’artista.
A seguire il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, ha rimarcato l’importanza dell’artista conosciuto in tutto il mondo.
Subito dopo il prof. Anastasi, con meticolosità ha relazionato sull’artista.
La vita di Caravaggio è stata correlata da numerosissimi colpi di scena, famoso per essere un donnaiolo e per le violente risse a cui prendeva parte .
Caravaggio, nacque a Milano nel 1571.
Arrivò a Roma ancora molto giovane e, grazie alla protezione dal Cardinal del Monte, diventò famoso.
Uno dei punti chiavi delle opere del Caravaggio è che rappresentava la gente del popolo.
Nelle sue tele si servì molto spesso, non di modelli, ma di prostitute e poveri come modelli per la Madonna e i Santi.
Questo provocò aspre discussioni con la chiesa ed i committenti.
Ma i dipinti di Caravaggio sono particolari anche per i loro meravigliosi effetti di luce e per l’espressività dei suoi personaggi.
Caravaggio dipingeva seguendo l’esempio di Tiziano e Giorgione, i cosiddetti “maestri del colore” che aveva ammirato a Venezia durante la sua adolescenza, ma aggiunse degli effetti di luce che resero le sue tele uniche, speciali.
Le ombre, i colori e le luci furono reinventate ed usate come in delle foto artistiche. Inoltre, creò dei personaggi molto espressivi e nuovi punti di vista.
Il prof. Anastasi si è soffermato sull’ episodio riguardante il dipinto “La Morte della Vergine”.
L’ opera venne infatti rifiutata dal committente perché la Madonna raffigurata era priva di qualsiasi attributo mistico. Si dice addirittura che per la realizzazione del dipinto Caravaggio utilizzò come modello una prostituta trovata morta nel Tevere. Questo spiegherebbe il ventre gonfio della donna ed i colori del viso. Fecero molto scandalo per l’epoca i piedi ritratti nudi fino alla caviglia.
Nonostante tutto i dipinti di Caravaggio restano tra i più belli della storia dell’arte.
Oggi si possono ammirare molte sue opere a Roma: a Santa Maria del Popolo, a Palazzo Barberini, a San Luigi dei Francesi, ai Musei Capitolini e ai Musei Vaticani, alla galleria Doria Pamphilji e in altri musei e chiese della capitale.
Ma le opere di Caravaggio si trovano anche in Sicilia e in molti musei del mondo.
Infine l’avv. Infantino ha consegnato al prof. Anastasi una targa e il Crest del Rotary.
Caterina Sorbara