Gioia Tauro: Il Comandante della legione visita i Carabinieri
Il Generale di Brigata Pietro Salsano, da due mesi Comandante della Legione Carabinieri Calabria, nell’ambito delle visite ufficiali conseguenti al suo insediamento, ha visitato il Gruppo di Gioia Tauro.
Il Comandante della Legione Carabinieri, per la prima volta nel territorio della piana di Gioia Tauro, si è dapprima recato a Palmi, dove ha incontrato le principali autorità, tra le quali l’Arcivescovo Francesco Milito, il Presidente del Tribunale di Palmi Dott.ssa Concettina Epifanio e il Procuratore Capo di Palmi f.f. Dott. Giuseppe Casciaro con i quali ha condiviso il comune impegno al contrasto dei locali fenomeni criminali attraverso l’impegno delle minori articolazioni ordinative.
Successivamente, il Generale si è recato presso la Stazione di Seminara per portare il suo indirizzo di saluto in una delle zone più disagiate del Gruppo per terminare la sua visita presso la sede del Gruppo di Gioia Tauro dove, accolto da quel Comandante, ha incontrato, schierata in un piazzale interno, una delegazione dei militari effettivi di ogni ordine e grado e di tutte le articolazioni dipendenti, tra cui i Comandanti di Stazione.
Presente all’incontro anche una rappresentanza della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, a testimonianza della stretta vicinanza tra i Carabinieri in servizio e quelli in congedo.
Il Signor Generale ha rammentato le quotidiane sfide alle quali l’Arma deve far fronte, in particolar modo in territori con dinamiche complesse, come quelli della piana di Gioia Tauro.
Il Comandante della Legione ha personalmente consegnato dei riconoscimenti a tre militari distintisi per l’attività di istituto che, a seguito di articolata attività investigativa, erano riusciti a trarre in arresto 15 persone sequestrando ingenti quantità di droga.
L’occasione dell’incontro con i militari gioiesi ha permesso al Comandante della Legione Carabinieri di condividere gli obiettivi cui l’Arma deve tendere nei prossimi mesi al livello locale, tra cui l’aggressione ai patrimoni illeciti.