Giannetta, “si dichiari lo stato di calamità delle aree colpite. Chi ha appiccato quegli incendi, ha commesso un crimine contro l’umanità.
Lo dichiara Domenico Giannetta (FI) che illustra la sua proposta al Consiglio regionale.
“Il disastro ambientale di questi giorni ha colpito al cuore la Calabria e in particolare l’area grecanica, patrimonio meraviglioso e inestimabile. Un disastro annunciato, culminato nella morte di due persone, che deve essere punito con pene esemplari. Sono certo – dichiara ancora a il consigliere – che la massima assise regionale, in tutte le componenti di maggioranza ed opposizione, accoglierà la proposta di impegnare la Giunta nella richiesta al Governo di intraprendere iniziative legislative contro i reati di piromania, quali “Crimini contro l’umanità”, come definiti da Papa Ratzinger, con maggiori inasprimenti di pena, nell’ottica di una maggiore tutela del bene giuridico colpito dalle “stragi” e dai “disastri ambientali” provocati dalle azioni criminali dei piromani e per la prevenzione delle stesse.
Non basta – incalza Giannetta – il Governo deve individuare le soluzioni politiche per prevenire e contrastare prima possibile tali fenomeni, che rappresentano, per la particolare intensità e recrudescenza, la punta dell’iceberg di una progressione seriale di fenomeni distruttivi che colpiscono ogni estate i nostri territori e che si configurano come catastrofe annunciata.
Il Governo deve, quindi, programmare, in maniera strutturata ed organizzata, l’impiego di maggiori uomini e mezzi, non solo e soltanto in concomitanza dell’emergenza – sottolinea il consigliere – ma a scopo preventivo e di presidio operativo, con una più intensa ramificazione delle azioni di controllo e contrasto degli incendi dolosi.
Un passo importante in questa direzione è stato compiuto dalla Regione Calabria, con l’approvazione del nuovo atto aziendale di Calabria Verde, con il parere favorevole della Commissione agricoltura del Consiglio regionale, che prevede l’assunzione di oltre mille unità lavorative.
In proposta, inoltre, – illustra ancora Giannetta – la necessaria interlocuzione con il Governo per disporre, in aiuto alle aree colpite, lo stato di emergenza e di calamità, unitamente ad agevolazioni fiscali e sovvenzioni economico-finanziarie per i comparti messi in ginocchio, a copertura dei danni e per la ricostruzione degli stessi, con politiche attive di contrasto all’abbandono delle zone colpite, le cui caratteristiche sono uniche, per patrimonio culturale, naturale e della biodiversità.
Val la pena evidenziare che gli incendi hanno distrutto territori protetti ricadenti nei nostri meravigliosi parchi nazionali, con specifiche identità, uniche al mondo. Gli incendi hanno, infatti, distrutto decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea con alberi carbonizzati, oliveti, pascoli distrutti ed una vera strage di animali i cui danni sono incalcolabili. Tanto che – evidenzia Giannetta – per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco, secondo dati della Coldiretti, ci vorranno fino a 15 anni, con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
Nelle aree bruciate, inoltre, saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Ciò acquista più rilevanza dove ci sono delle peculiarità identitarie legate al territorio che vanno tutelate, come nella fattispecie del Bio-Distretto Grecanico, nato dall’associazione dei comuni dell’Area Grecanica, dove ancora vive parte della minoranza storico linguistica greco-calabra.
Non dobbiamo fare in modo che, superato il momento dell’emergenza e del dolore, si abbassi l’attenzione sul problema.
Prima che si faccia una nuova conta dei danni – dichiara in conclusione Giannetta – ci aspettiamo che lo Stato italiano metta in campo azioni concrete per il futuro, per aiutare chi ha scelto, con coraggio, di restare, investire e prendersi cura di questi luoghi straordinari ma interessati da anni di emigrazione e abbandono. E che oggi sente di avere perso tutto”.