Garantire il trasporto marittimo Ai medici ed agli altri operatori sanitari turnisti

E’ noto a tutti che nelle strutture ospedaliere ed assistenziali vengono svolti dei turni organizzati in mattina, pomeriggio e notte per garantire h24 la necessaria assistenza ai pazienti.
Caronte & Tourist, unica compagnia rimasta attiva nel garantire il collegamento tra le due sponde dello Stretto, ci ha comunicato che da oggi, in ottemperanza al decreto dei Ministri delle Infrastrutture e Trasporti e della Salute del 18 marzo, garantisce solo due corse, andata e ritorno, al giorno, tra Sicilia e Calabria, la prima con partenza da Messina – Rada San Francesco alle 07:00 e ripartenza da Villa San Giovanni alle 07:40, la seconda con partenza alle 18:00 e ripartenza alle 19:00. Nel mentre, tanti colleghi ci hanno segnalato la loro impossibilità a recarsi a lavoro dall’altra parte dello Stretto. Questa scelta, infatti, non tiene minimamente conto delle centinaia di operatori sanitari che da Reggio si spostano a Messina e viceversa, in quanto in servizio nei presidi sanitari delle due città. Una scelta scriteriata proprio in un momento di così grave difficoltà per tutti gli ospedali che inserisce ulteriori ostacoli a tutti coloro che sono in prima linea per garantire il diritto alla salute.
Peraltro, questa decisione non sembra rispondere al dettato dell’articolo 2 del decreto in questione che dispone che gli spostamenti via mare dei passeggeri da Messina per Reggio Calabria e Villa San Giovanni, e viceversa, sono assicurati mediante quattro corse giornaliere A/R da effettuarsi nella fascia oraria dalle 6 alle 21. Il decreto specifica, fra l’altro, che tale disposizione mira a garantire il transito di tutti gli operati sanitari in servizio presso strutture pubbliche e private.
Va evidenziato che già nei giorni scorsi erano state cancellate tutte le corse delle altre due compagnie che svolgono il servizio di traghettamento e con le quali erano state poste in essere, giusto qualche giorno prima, delle convenzioni con il nostro Ordine e con l’Ordine dei Medici di Messina, per consentire il transito gratuito ai nostri colleghi in questo periodo di emergenza sanitaria in cui si è ancora più esposti ed in trincea.
E’ facile intuire che chi avrebbe dovuto effettuare il turno pomeridiano o quello notturno, alla luce dell’orario indicato, non potrà essere in servizio mettendo ancora più in difficoltà le varie strutture sanitarie in questo momento di emergenza legato alla pandemia da covid-19.
La decisione appare ancor più paradossale proprio in un momento in cui, si sta dicendo in tutte le salse ed in tutte le lingue che è importante il distanziamento sociale ovvero mantenere almeno un metro di distanza quando, invece, riducendo all’inverosimile il trasporto marittimo, si è venuto, peraltro, a creare l’effetto opposto su una delle poche corse in aliscafo rimaste attive al mattino dove i passeggeri non sono messi nelle condizioni di rispettare le distanze minime di sicurezza. Se è vero che non bisogna uscire di casa, se non strettamente necessario, invito che ribadiamo con forza a tutta la cittadinanza, è parimenti vero che gli operatori sanitari devono essere messi in condizione di raggiungere il posto di lavoro e farlo senza il rischio di contagio. Basterebbe un po’ di razionalità. Per esempio, considerando i turni, garantire tre corse, andate e ritorno, utili al raggiungimento delle sedi per permettere il cambio ai rispettivi colleghi. Inoltre onde evitare contatti e file si potrebbe consentire il transito al personale medico mediante l’esibizione di un pass rilasciato dall’ordine professionale di Reggio Calabria o di Messina senza dover compilare sia all’andata che al ritorno inutili moduli come in atto viene effettuato garantendo imbarco privilegiato a tutto il personale sanitario.
L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria chiede, quindi, con forza di rivedere, immediatamente, la scelta che riduce ad una sola corsa giornaliera il traghettamento nello Stretto, per permettere il raggiungimento delle strutture sanitarie a tutti quei lavoratori che ivi operano e che, perpetuando questo status quo, sarebbero, nei fatti, impossibilitati a garantire i turni.
Reggio Calabria 19.03.2020
Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria