Furgiuele: nessuna annessione ai danni dell’ospedale di Lamezia
Se qualcuno pensa di indebolire ulteriormente Lamezia Terme, sol perché la nostra città non vanta nelle istituzioni regionali personalità in grado di tutelarla a dovere, si sbaglia di grosso.
L’ospedale di Lamezia, in un eventuale contesto di fusione tra le principali aziende ospedaliere di Catanzaro, non dovrà essere oggetto di alcuna annessione.
I lametini e il nostro vasto hinterland stanno ancora soffrendo delle spoliazioni, della marginalità cui il loro nosocomio è stato confinato negli anni e che cosa gli si va a proporre?
L’eventualità di un nuovo pesante declassamento, perché questo sarebbe, dopo le umiliazioni subite dall’attuale esecutivo calabrese e da quelli che lo hanno preceduto, anche di centrodestra.
No, grazie. Se è quello della fusione tout court il criterio, meglio un’azienda ospedaliera autonoma lametina che inglobi i presidi di Soveria Mannelli e Soverato.
Meglio sbloccare i 20 milioni e passa di euro per progetti di miglioramento dei servizi sanitari che l’attuale governo ha già previsto e che attendono che la Regione faccia la propria parte.
Questo per dire che il nostro nosocomio ha una sua peculiarità, riconosciuta dalla utenza e dalla posizione baricentrica. Peccato che la politica regionale non la voglia vedere o faccia finta di non vederla.
Lamezia deve crescere in armonia con altre aziende, ma anche in autonomia, sviluppando le sue potenzialità.
Ciò può avvenire attraverso l’emodinamica, l’oncologia, la neurologia con la relativa attivazione di un sufficiente numero di posti letto. Il che rilancerebbe la struttura e, quel che è più importante, salverebbe tante vite, considerando la vastità di un comprensorio che ha un disperato bisogno di un Ospedale forte.
E poi, bisogna continuare a puntare sull’ortopedia e sul centro protesi che è ormai una grande realtà, che macina servizi e prestazioni nell’area industriale lametina.
Sono tanti i feedback positivi che giungono da quel centro da parte di pazienti entusiasti dalla attivazione di un polo di eccellenza.
Eppure in quel centro manca ancora un primario!
Per il resto tutto è pronto a livello di laboratori e tecnologie, manca quest’ultimo metro che la politica regionale non vuole fare.
Chissà perché..
Vedrò di interessare con una serie di interrogazioni specifiche il ministero della salute.
Lamezia va dunque valorizzata, non annessa con un tratto di penna.
Deve finire, e li faremo finire, il tempo in cui il politico locale svende la propria città.
Senza contare l’impoverimento dell’Asp qualora prendesse corpo l’idea di annettere il Giovanni Paolo secondo tout court. Bisogna invece capire che l’ospedale lametino ha una sua peculiarità nell’area baricentrica della Calabria per la quale deve essere potenziato e, prima ancora, rivoluzionato nella erogazione dei servizi, bonificandone anche quei settori burocratici che non remano a favore della sua crescita.
No quindi ad una integrazione tra aziende catanzaresi che vada a danno del nostro ospedale.
Mi auguro che in consiglio regionale non ci saranno manovre tese a indebolire il nosocomio lametino.
Certo, mi rendo conto che la nostra realtà non conta nulla in ambito regionale, ma la pressione dell’opinione pubblica non farà passare nessuna annessione.
E noi saremo vigili.
Segreteria Regionale Lega Salvini Premier Calabria