Formazione e collaborazione istituzionale per fermare la strage sui luoghi di lavoro
Ancora un incidente in un cantiere edile, ancora una vittima per il lavoro. Questa volta è toccato al 53enne Franco Leuzzi, alla cui famiglia va il cordoglio e la solidarietà di tutta la FenealUil Calabria. Tanta rabbia, tanta indignazione per questa guerra civile senza fine.
Se, con prontezza, non si riesce a prendere consapevolezza che ogni soggetto che ruota attorno ad un cantiere, ognuno per il proprio ruolo, ha una responsabilità importante nella gestione della sicurezza nel proprio ambiente di lavoro, non riusciremo a porre freno a questa emorragia di morti bianche.
Ognuno, dal lavoratore all’imprenditore, passando per i responsabili della sicurezza di cantiere e alle istituzioni direttamente interessate, deve fare la propria parte.
Agli imprenditori, chiediamo di utilizzare lo strumento delle visite tecniche di cantiere da parte dei nostri Enti bilaterali, in quanto trattasi di sopralluoghi preventivi mirati a verificare il rispetto delle misure di sicurezza con lo scopo di individuare e segnalare eventuali irregolarità e fornire alle imprese ed ai responsabili della sicurezza in cantiere le opportune indicazioni volte ad eliminare o ridurre i rischi rilevati.
Pertanto tale attività, svolta dai nostri Enti di formazione e sicurezza, può solo contribuire a migliorare l’ambiente di lavoro attraverso una consulenza continuativa e gratuita per la sicurezza e l’igiene sul lavoro, per tutta la durata del cantiere.
Tant’è che le osservazioni, rilevate dai tecnici dell’Ente Edile, vengono fornite all’impresa per poter sistemare eventuali incongruenze con l’obiettivo di poter continuare a lavorare in totale sicurezza evitando pericolosi infortuni sul lavoro.
Alla politica, chiediamo di non fermarsi nell’opera di potenziamento degli ispettorati del lavoro, che ancora oggi sono costretti a fare i conti con una pianta organica notevolmente sottodimensionata rispetto alle necessità del settore, e di sostenere la nostra proposta di prevedere un ispettore dedicato al settore edile per ogni provincia della Calabria che sia di sostegno e stimolo alla necessaria azione di controllo che deve essere portata a compimento diuturnamente.
Ed infine chiediamo alla Regione, stante la disponibilità di somme considerevoli destinate alla formazione, di avviare bandi per la formazione professionale e per i servizi al lavoro.
Dunque gli strumenti per una corretta formazione professionale ci sono, basterebbe che chi gestisce la cosa pubblica decidesse di sostenere finanziariamente queste esperienze professionali e, così facendo, compartecipare ai costi della formazione e creare un nuovo bacino di operai altamente professionalizzati per riscrivere il presente ed il futuro di un settore, quello edile, che da sempre è stato motore dell’economia.
Non può esserci una vera ripresa senza una decisa inversione di rotta degli incidenti sul lavoro. La collaborazione fra tutti gli attori coinvolti è essenziale se si vuole porre fine a questa tragedia quotidiana.
Maria Elena Senese
Segretario generale
FenealUil Calabria