Fondi Europei: Fragomeni, il Sud li spende poco e male, necessario invertire la rotta
Siderno, 29 marzo 2021 – “Auspichiamo che il positivo confronto sul Sud, promosso dalla Ministra Carfagna in vista dell’elaborazione del Pnrr e della definizione dell’accordo di partenariato, dia i suoi frutti. E che ciò che è scaturito dagli interventi della due-giorni dell’iniziativa “Sud – Progetti per ripartire” abbia finalmente un seguito. Tra gli altri quello del premier Draghi, che ha ricordato quanto le risorse di Next Generation EU si aggiungano ad ulteriori programmi europei e ai fondi per la coesione, per mettere a disposizione del Mezzogiorno altri 96 miliardi nei prossimi anni. Evidenziando però i problemi storici del nostro territorio, un territorio nel quale le risorse disponibili non sempre hanno condotto all’effettiva ripartenza del Sud, e allo sviluppo necessario per colmare il gap strutturale con il resto dell’Italia. Non solo per i problemi legati all’idoneo utilizzo dei fondi, ma anche al completamento delle opere pubbliche, come dimostra la spesa di poco più di 3 miliardi dei 47,3 miliardi di euro stanziati del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione dal 2014 al 2020, pari solo al 6,7% delle risorse disponibili. E la percentuale di opere avviate e non completate, nel 2017: 647 opere pubbliche, di cui il 70% localizzate al Sud, per un valore di 2 miliardi. Sarà dunque necessario saper spendere i fondi europei, a partire da quelli di Next Generation Eu, incanalandoli innanzitutto nel filone della transizione digitale ed ecologica come indicato dall’UE. Con particolare attenzione ai giovani e alle donne, e a tutti i settori sui quali è fondamentale intervenire, sanità, scuola, infrastrutture. Questa è un’occasione storica, che non si ripresenterà facilmente in futuro, un’occasione da non perdere per passare finalmente da un Sud “Cenerentola” d’Italia a Sud motore di sviluppo per l’intero Paese!” – Così Mariateresa Fragomeni, Candidata Sindaco a Siderno.