Fisco: Commercialisti, rateizzare in automatico importi iscritti a ruolo
“L’emergenza sanitaria continua … anche quella economica”
In un momento così difficile per tutte le attività economiche e con una crisi che, per l’interminabile pandemia, sta interessando senza tregua il tessuto imprenditoriale italiano (soprattutto piccole e medie imprese), Stefano M. POETA, Presidente dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Reggio Calabria, considera auspicabile un deciso intervento da parte del Governo che preveda una rottamazione con pagamento del solo tributo ed istruttoria semplificata per l’autorizzazione della necessaria rateizzazione.
La scadenza della sospensione dei termini, afferma il Presidente, ha riacceso il complesso circuito degli avvisi e/o intimazioni di pagamento, a volte con revoca di benefici e termini impossibili da poter sostenere per qualsivoglia attività economica le cui imponderabili conseguenze ad effetto boomerang, paleserebbero l’inconsistenza degli interventi normativi, in origine così detti “di salvataggio”.
Pensare alla rateizzazione delle cartelle, senza imporre soglie oltre le quali deve essere effettuata una verifica ad hoc da parte degli uffici finanziari, come ad es. l’ISEE del contribuente o la sussistenza di una crisi, si darebbe un primo segnale di vicinanza ai contribuenti, verrebbero aumentate le entrate anche da parte di chi oggi si vede escluso dalla rateizzazione, e si semplificherebbe l’attività della struttura operativa dell’ADER, al momento sotto pressione per le innumerevoli problematiche generate inevitabilmente dalla crisi pandemica.
In attesa di soluzioni più strutturate, questo intervento consentirebbe allo Stato di iniziare a incassare importi (altrimenti congelati) da parte di chi riuscirebbe già a pagare l’arretrato, ma solo rateizzando e non può farlo per gli attuali vincoli normativi che non appaiono coerenti con il contesto socio-economico in cui oggi ci troviamo”…
A proposito di semplificazione, chi più dei Commercialisti, da sempre a fianco di cittadini, contribuenti ed imprese, può testimoniare la confusione amministrativa generata dal proliferarsi di provvedimenti di chiara matrice “tampone” non anche strutturali e risolutivi dei problemi effettivi. Specchio dell’attuale situazione di estremo stallo è l’imbarazzo di tutti i funzionari chiamati a dare concrete risposte alle innumerevoli richieste di cittadini, contribuenti ed imprese, del tutto disorientati dal caos normativo. Noi commercialisti ci rendiamo conto dell’esigenza, ormai improrogabile, di iniziare ad affrontare il problema dell’alto indebitamento fiscale e dell’importanza, anche sociale, di adottare, nel breve, soluzioni finalizzate a porre fine alla grande confusione, che diano ai contribuenti un possibile spiraglio per risolvere la propria situazione debitoria; tocchiamo con mano l’esigenza di un semplice e chiaro intervento che sia definitivo e cumulativo del passato, così da consentire agli uffici prima ed ai contribuenti poi, di poter ordinatamente ripartire.