Fiom Cgil, l’ordinanza della Santelli ingiustificata

L’ordinanza della Presidente Santelli, resa pubblica stanotte con una modalità assolutamente inusuale e fuori luogo, lungi dall’essere motivata e giustificata, manifesta solo una irresponsabilità giocata sulla pelle dei cittadini, dei lavoratori, di tutti i calabresi al solo scopo di mostrare una opposizione politica al Governo centrale. E’ da diverso tempo, ed a maggior ragione, dal 24 Aprile scorso data della stipula tra le parti sociali ed il Governo, del nuovo protocollo sicurezza finalizzato alla programmazione della cosidetta “fase2” , che come Fiom-Cgil della Calabria, anche unitariamente, stiamo sollecitando una azione della Regione finalizzata ad una accurata ricognizione delle condizioni generali per la riapertura dei settori interessati. A tutt’oggi in Calabria , non è stato predisposto nessun piano di monitoraggio dell’attività lavorative, non si riscontrano azioni di rafforzamento dei presidi territoriali a supporto dell’imprese e dei lavoratori, non esiste una certezza sull’approvvigionamento costante e sostenibile dei Dpi, nessuna azione tesa a pianificare la mobilità regionale e sopratutto nessuna chiara politica industriale a sostegno delle migliaia di piccole imprese metalmeccaniche il cui destino resta in balia degli eventi. In questo scenario drammatico e mentre ci si sta adoperando come organizzazioni sindacali per costituire nei territori i Comitati di settore per conoscere e determinare i fabbisogni necessari ad una ripresa che tuteli le imprese, i lavoratori e le lavoratrici, l’ordinanza della Presidente Santelli, fa finta di interessarsi del destino economico di tanti senza nessuna logica. Oltre ogni giudizio di legittimità formale, è davvero provocatoria una ordinanza che non ha visto nessun coinvolgimento delle parti sociali. Essa mette a repentaglio il risultato del Lokdown a cui i calabresi si sono sottoposti con grande responsabilità anche consapevoli delle criticità strutturali del sistema sanitario regionale. I lavoratori e le lavoratrici, le imprese di tutti i settori, meritano azioni di sostegno concrete, a partire dall’accellerazione dei tempi di erogazione dei sussidi e degli ammortizzatori sociali, non di caos e direttive avventate. Presidente ritiri questa ordinanza ed avvii nel concreto, coinvolgendo tutte le parti istituzionali e sociali della regione, una attenta analisi su cosa fare e come farlo per garantire il lavoro in sicurezza e per costruire il futuro della Calabria.

Il segretario
Massimo Covello

Catanzaro li 30 Aprile 2020