Fine primo tempo: la partita importante che oggi si gioca al Senato. Commentiamo il primo atto. Di Al Tallarita
Una danza anzi una gara di ballo quella che si è vista al Senato. Interessanti interventi colorati. Ricchi di citazioni dotte. Battute da teatro. Tagliano cultura e spettacoli…ma oggi assistiamo a una buona e valida sostituzione colorita.. rispetto a un settore in ginocchio..
E l’amaro resta avremo il Conte ter…senza se e senza ma.
Costruttori responsabili voltagabbana traditori…parole ormai che perdono totalmente il loro significato. E la loro dignità.
A pagarme sarà la democrazia e l’Italia.
Che è una democrazia parlamentare …ma in cui non tutto avviene ormai come dovrebbe. E dobe le maggioranze si fanno al telefono..e non in Parlamento.
Tra gli interventi da sottolineare, dal gruppo misto la Sen. Leonardo che parte con le lodi a Salvini, a cui riconosce il ‘coraggio della responsabilità’. Che troncò il patto con Fi e FdI per ‘costruire’. Criticato e accusato di avvicinarsi all’atteggiamento di Mattarella. (Oggi ricercatissimo costruttore).
Le liti ideologiche e la forte incomunicabilità condussero alla rottura. E dopo allora ecco il ‘colpo di genio’ di Matteo Renzi. La Leonardo poi bacchetta la Meloni, che ‘salì su quell’ aereobus di Scilipoti per avere il suo incarico di Ministro’. ‘Incredibile dimenticanza per una donna che si erge a donna senza macchia’. Chiosa la senatrice.
Poi Romeo, senatore della Lega, si chiede perché Conte sia intoccabile. Lui che riesce a concentrare il potere, nelle mani di poche persone e non garantisce i diritti costituzionali. Il dubbio e che il problema del paese sia lui e non Salvini o Renzi.
E ne chiede, nel suo intervento le dimissioni.
‘Il governo Conte la qualunque’, del ‘nessuno uno e centomila’ di Daniela Santanchè di FdI, segna un altro intervento al Senato molto intenso. La senatrice accusa Conte di non rispecchiare più gli italiani e non essere né ‘decoroso ne più presentabile’.
‘Ma che concetto ha della democrazia presidente?’ Gli chiede la Santanchè.
‘È quello della Cina che rivende quelle mascherine, che il suo governo aveva regalato a inizio pandemia?’ mentre lo richiama sull’ utilizzo del telefono mentre lei parla.
I’ distruttori del sistema paese’ li definisce.
Posso dire che lo spettacolo non è dei più costruttivi..
Parla della difficoltà dell’Italia con la pandemia, la sen.Stefani della Lega, rimproverando la mancanza di una strategia chiara con una serie di ‘decreti matrioska’, ristori (che non bastano) per attività che si vedono negato il lavoro e che vedono negata la ripartenza. Il tutto in un ‘futuro incerto e senza prospettive come la politica governativa’. Progettare credere e ricostruire dovrebbero essere le parole d’ordine. Sottolinea la Stefani. ‘L’unica vera azione condivisa che vi ha tenuto in piedi è stata porsi contro Salvini’.
Il taglio dei parlamentari oggi facilita ‘la voglia di tenersi la poltrona….’.
Conte come ‘Zelig della politica’ che si ‘adatta a qualsiasi maggioranza’ tuona la Rauti di Fratelli d’Italia. Gravi sono le responsabilità sulla crisi economica attuale per l’Italia, di cui si racconta un volto che non esiste. Tra caduta del PIL, meno ristori, Dad più lunga, chiusura di bar, ristoranti, palestre, ‘stipando però la gente come sardine sui mezzi pubblici’ il ‘primo della classe’ di una battaglia vaccinale che ora si blocca…sperperando 150miliardi per ‘bonus e mancette’ senza risultati apprezzabili mentre le imprese falliscono.
E ‘non parliamo della figuraccia, confermata da Monti e Gentiloni, che Bruxelles boccia la la bozza del Recovery Plain, accusati di fare clientelismi’ gli rinfaccia, continuando ‘Lei non lo sente questo peso ..lei la sfanga…e galleggerà mentre l’Italia sprofonda’.
‘L’Italia merita un governo patriottico’ che possa ricostruirla pezzo per pezzo con rabbia e orgoglio.
Il Se. De Bonis, dal gruppo misto Maie Italia 23, punta invece alla carta della ‘ricostruzione responsabile’. E fa la sua narrazione sulla pandemia. La retorica del governo che ha dovuto affrontare..cose nuove..tra plausi europei..e solo ‘piccole imperfezioni’.
A sorpresa Crucoli dice invece che il M5S voterà, (palesa le incertezze), ma pur consapevoli che la cosa non è semplice..e che sia uno sprone per l’interesse del paese. Che il governo abbia la determinazione con cui saprà indicare in Europa la via giusta a favore dell’italia, ma che sappia dire dei ‘no’ dove occorresse. Per cui voterà si la nuova maggioranza, ma solo per il bene del paese.
Salgono i dubbi..Che sottolineano la fragilità del ‘Conte ter’ che si sta formando…
La Bini del PD dice ..che ha pensato bene a cosa dire. E sottolinea sulla retorica della sanità in affanno, della pandemia, dei cittadini chiusi e gli imprenditori in difficoltà con i bambini privati della socialità.
Ma con due elementi di speranza vaccini e campagna vaccinale e le risorse del Recovery Plain. Utili a investire in materie strategiche per il benessere presente e futuro. (Fosse che fosse…).
E Centinaio Sen. della Lega parla delle ‘mille vite Playmobil’ per Conte. Con cambi di casacca da ‘sovranismo a europeista’ ‘sceriffo’ o ‘premier scafista’ del Premier ‘liberale ma socialista’. Un ‘premier quattro stagioni’. Record da ‘trasformista, che nemmeno Crispi e de Pretis fecero tanto’. Passato automaticamente da una maggioranza all’altra…caso raro. Un record ..portato avanti col motto ‘Francia o Spagna purché se magna’ solo programma: ‘la cadrega. O sono tutti ‘come Razzi e Scilipoti o sono parlamentari che scelgono,
o sono tutti traditori o sono tutti costruttori’.
Centinaio conclude: ‘ dovete andare a casa il vostro tempo è finito’.
Un intervento infiammato il suo.
E una verità nuda e cruda..
Ma poi insomma non sapendo dove andare a parare, molti senatori tirano fuori la carta della pandemia. In un falò delle vanità o meglio delle vaquità..
Ma non spiegano e non si fanno domande sul perché si arrivi a una crisi di governo. Né che la risoluzione sarebbe…tornare alle urne.
Perché questi governicchi sono sempre più instabili… Ma importante e tirar a luglio con la partenza del semestre bianco..
Questa crisi di governo, come la precedente, tanto quella che aprì, precedendo in tutto i tempi, Salvini, quanto questa di oggi aperta da Renzi.
Avviene per altre ragioni e ben lo sappiamo che non vengono assolutamente affrontate.
Poi per intervento sanificazione la seduta si interrompe per riprendere alle 17.30.