FILT CGIL sul ponte sullo stretto
Avevamo molti dubbi, ma abbiamo provato a crederci, a credere che il tanto osannato ponte sullo stretto, potesse spingere i suoi estimatori al Governo, a finanziare finalmente tutte quelle opere infrastrutturali, viarie e ferroviarie, necessarie a collegare in modo dignitoso due regioni come Calabria e Sicilia, che pagano un’arretratezza lunga decenni da questo punto di vista.
In particolare in Calabria, potremmo fare un lungo elenco delle carenze di infrastrutture, che non garantiscano il diritto alla mobilità, non solo ai residenti, ma anche a chi vorrebbe venire in Calabria per le vacanze a godere delle sue meravigliose bellezze.
Che senso ha pubblicizzare la nostra regione sui media nazionali senza poi poter offrire i servizi adeguati ai turisti che volessero visitarla?
Perché a quanto pare, le già tardive e limitate risorse, destinate per il recupero del gap infrastrutturale, così come richiesto anche dall’Europa, vengono ‘congelate’ per finanziare il ponte!
Un ponte che se mai sarà realizzato, con un progetto datato di decenni, non consentirebbe il transito delle navi di ultima generazione che già oggi transitano nello stretto.
Navi da crociera, portacontainer, car carrier, che già oggi superano i 65 metri di altezza, altezza massima del ponte, senza pensare che il gigantismo navale è in piena evoluzione, cosa faranno poi?
La circumnavigazione della Sicilia?
O molto più semplicemente non toccheranno più i nostri porti?
Chiudiamo cosi Gioia Tauro?
Un ponte, che soltanto con il suo annuncio ufficiale, avrebbe già i suoi primi effetti nefasti per la Calabria, bloccare di fatto alcune opere già finanziate, assolutamente necessarie per l’ammodernamento dei suoi sistemi di trasporto universali.
Basta illudere i calabresi!
Basta chiacchiere!
Non possiamo più aspettare!
Il tempo è ora!
Lamezia Terme 13/12/2023
Segr. Gen.
Filt Cgil Calabria
Salvatore Larocca