Fare luce sulle violenze contro le donne disabili, una piaga ancora sommersa con dati impressionanti
“La violenza contro le donne in Italia è un tema doloroso e complesso che continua a
manifestarsi quotidianamente con numerosi casi di femminicidio e stupro. Ma c’è un tipo di
violenza invisibile, molto diffusa, su cui si tace ancora: quella sulle donne con disabilità, un
fenomeno poco raccontato e molto sommerso”.
Lo evidenzia in una nota Chiara Gemma, europarlamentare di Fdi-Ecr.
Gemma entra nello specifico del problema e sviscera dati allarmanti.
“Le donne con disabilità risultano invisibili nelle indagini e mancano dati disaggregati.
I primi dati Istat a riguardo – spiega – escono nel 2015 ed emerge che il 72% delle donne
disabili aveva subito violenza nell’arco della vita e che sono vittime di violenza sessuale più
del doppio rispetto alle normotipiche. Anche in questo caso, – sottolinea l’eurodeputata – a
fronte dei dati che emergono, il sommerso che si stima è enorme. Basti pensare che alle
indagini Istat, fatte per telefono, non potevano rispondere donne sorde o con disabilità
cognitiva”.
Dati più recenti sono stati raccolti dal Progetto Vera (Violence Emergence, Recognition and
Awareness), promosso dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) e
da Differenza Donna. Sulla base di tale progetto, tra il 25 ottobre 2018 ed il 23 settembre
2019 è stato presentato un questionario, rivolto esclusivamente a donne con disabilità, che
ha raggiunto 519 compilazioni valide in relazione ad eventuali episodi di violenza subiti da
queste ultime. Dai dati emerge che il 65% delle intervistate ha subito una qualche forma di
violenza, tra queste: il 54% è stato vittima di violenza psicologica, il 24% è stato vittima di
violenza fisica, il 37,5% è stato vittima di violenza sessuale, il 7% è stato vittima di violenza
economica.
“Le donne con disabilità, quando sono vittime di violenza di genere – prosegue sempre
Gemma – subiscono conseguenze anche più forti e ampie, dovute alla loro peculiare fragilità
e spesso, ancora oggi, non vengono credute perché si pensa, a causa di pregiudizi e
stereotipi, che non abbiano una sessualità. È abbastanza chiaro come in Italia non ci sia una
normativa specifica a tutela della persona con disabilità in quanto donna. Anche per questo
la violenza sulle donne con disabilità non fa rumore ma è arrivato il momento di alzare la
voce – conclude l’europarlamentare – per fare in modo che questo fenomeno sia sempre più
attenzionato, perché secondo i pochi dati disponibili (e questo è un primo problema), le
donne con disabilità sono più spesso vittime di violenza sessuale, hanno più difficoltà ad
essere credute, hanno meno risorse e strumenti a disposizione per salvarsi”.
CHIARA GEMMA
EURODEPUTATA CIRCOSCRIZIONE SUD
Gruppo Ecr-Fratelli d’Italia