FAI CISL FLAI CGIL UILA UIL rispondono al presidente coldiretti Calabria Pietro Molinaro
Prima di rispondere sinteticamente e nel merito alle considerazioni espresse dal Presidente di Coldiretti Calabria – Pietro Molinaro – vorremmo ribadire, in forma pubblica attraverso gli organi di stampa, alcune semplici domande che continuano – nei suoi interventi – a non avere risposta.
Le sigle sindacali sono state accusate di aver usato i lavoratori dei Consorzi di Bonifica come “scudi umani” ed allora ci dica Molinaro se ricorda o meno di aver usato lui come numero i lavoratori avendo chiesto ed ottenuto – mediante i Consorzi – la presenza dei lavoratori forestali, nelle iniziative della Coldiretti per rinfoltire il numero dei partecipanti.
E siccome parliamo di soldi pubblici, ci dica Molinaro, chi ha sostenuto i costi di quelle presenze?
Ci dica ancora Molinaro cosa c’entra la Coldiretti, che rappresenta le aziende agricole, con i lavoratori forestali?
Che ci dice poi delle assunzioni pseudo-professionali degli ultimi anni, di alta specializzazione, di cui si poteva tranquillamente fare a meno visti i risultati registrati nei Consorzi?
Al presidente Molinaro, infatti, sfugge un elemento di metodo, noi non contestiamo il ruolo di Coldiretti ma il fatto che forse vi sia da parte di questa organizzazione una tale ingerenza nella gestione dei Consorzi di Bonifica al punto da veicolarne l’immagine – e la sostanza – di una piena sovrapposizione.
Se persino l’Anbi Calabria organizza una conferenza stampa in cui gli unici vessilli sono quelli Coldiretti allora vuol dire che la misura è stata definitivamente persa.
Quanto poi all’ennesima, ultima e risibile osservazione del Presidente Coldiretti nei confronti delle organizzazioni sindacali è bene sottolineare come forse si sia in presenza di una sorta di delirio della rappresentanza; i sindacati hanno un ruolo preciso e cioè quello di tutelare i lavoratori e chiedere agli enti preposti l’attivazione di tutte quelle politiche utili a mantenere e se possibile aumentare i livelli occupazionali e a pretendere servizi efficienti e di qualità.
Non sta a noi dire alla Regione dove trovare le risorse e nonostante ciò – tenuto conto del ruolo essenziale svolto dagli enti consortili e del fatto che svolgiamo la nostra funzione sindacale solo in termini propositivi e costruttivi a beneficio dei lavoratori e della Calabria – lo abbiamo anche fatto avanzando utili suggerimenti.
Francamente rimaniamo basiti di fronte alle parole del Presidente regionale di Coldiretti che nei suoi interventi spreca fiumi di parole e di inchiostro non solo per dimostrare il nulla ma per ragionare di elementi numerici, economici e di bilancio che non noi ma i fatti quotidianamente smentiscono.
Contrariamente a quanto sostenuto dal Presidente di Coldiretti – che sembra invece vivere nel paese delle meraviglie – le situazioni di crisi sono in tutto il territorio regionale, è accaduto a Rosarno, è notizia di queste ore la richiesta di un tavolo di crisi sollecitato dai dipendenti del Consorzio di bonifica e dei Bacini del Tirreno cosentino ed a Lamezia Terme ci si prepara per una class action contro il Consorzio di Bonifica.
A questo punto pensiamo utile – e lo ribadiamo al Presidente Mario Oliverio – che la Giunta Regionale accenda i riflettori sugli enti consortili; dovrebbe farlo per recuperare le risorse necessarie, che non sono molte, e mantenere alcuni servizi essenziali ed i livelli occupazionali.
Tuttavia – è evidente – si pone ormai un serio problema nella governance; i Consorzi dovrebbero realizzare il principio dell’autogestione ma nel farlo ricevono fondi pubblici, come sono governati e con quali risultati – dunque – è materia rispetto alla quale far finta di nulla non è un esercizio ne apprezzabile, ne utile.
Sono ormai diversi mesi che manifestiamo tali preoccupazioni, ponendo problemi veri, se il Presidente Molinaro ha il piacere di incontrarci siamo ben lieti di confrontarci, allietandoci delle sue idee e magari trovando soluzioni definitive.
FAI CISL FLAI CGIL UILA UIL
Daniele Gualtieri Caterina Vaiti Vito Giorgio