Facebook censura adducendo motivi banali a volte inesistenti

Quanto ci si può sentire deturpati vedendo che è un proprio braccio virtuale, come può essere la pagina Facebook, o un profilo, venga chiuso? Disabilitato da un istante all’altro. Mentre si è consapevoli di non avere infranto la legge, fino a meritare una tale punizione.. Ma che cosa sta succedendo nella comunicazione? Che cosa hanno deciso di fare queste grandi compagnie con i nostri dati, con la nostra vita, con la nostra libertà e con la nostra libertà di comunicazione? Oggi mi sento particolarmente toccata da questa tematica perché anche un mio profilo è stato disabilitato. È quello dell’agenzia Ecamagency di cui sono presidente, con la motivazione che il nome non rappresentando una persona va contro le leggi del social. La questione più antipatica è che al profilo è collegata la mia pagina artista Anna Luana Tallarita Dr che conta alla presenza di quasi 8 mila fans pagina in cui si parla di arte, di cultura, di politica e società, di pensieri, della condivisione dei miei momenti con gli amici, il pubblico, i simpatizzanti. Purtroppo iniziative di questo tipo, rientrano in quelle limitazioni della libertà altrui, in questo caso si limita un’artista che non ha mai utilizzato delle parole offensive.. O altro.. nel proprio pensiero e nella condivisione dello stesso, con una banale motivazione: quella di un nome non considerato reale. Ma che FB aveva confermato, con una email, accettandolo, non vorrei che dietro ci fosse in verità altro, come la libertà di esprimere anche per quale corrente politica ci si voglia impegnare, nella società, espressione di un pensiero ritenuto non politicamente corretto. Dato che conformarsi al pensiero comune sembra l’unica alternativa rispetto a una propria personalità chiara e definita. Certamente dall’altro lato c’è la vita reale, la possibilità di incontrarsi, di trovarsi, agli incontri d’arte, ai concerti, ai convegni. Ma tutta questa libertà non toglie la limitazione di cui ci si sente vittime. Ovviamente non finisce qui, tra tutte le procedure possibili per risolvere questa questione. Seppur con la consapevolezza che i casi come questi lascino quel lieve amaro in bocca.
Al. Tallarita