Epic Festival, nel borgo di Bova teatro, cinema, poesia e musica
In programma la prima nazionale della produzione Mana Chuma Teatro “Spine”, le proiezioni di “In amabile azzurro” e dei corti baschi Kimuak e il reading concerto “Casa Munnu” di Biagio Guerrera e Puccio Castrogiovanni
Una giornata ricca di appuntamenti anche quella in programma oggi a Bova, nella cornice della prima edizione di Epic Festival, Esperienze Performative di Impegno Civile, in svolgimento nel borgo grecanico fino al prossimo 22 agosto.
Con la prima nazionale di “Spine”, una delle due produzioni 2021 di Mana Chuma Teatro, le proiezioni di “In amabile azzurro”, il lungometraggio di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato realizzato nel 2009, e dei corti baschi targati Kimuak, in collaborazione con il Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano. Chiuderà, in serata, Biagio Guerrera con il reading/concerto “Casa Munnu” con le musiche dal vivo di Puccio Castrogiovanni.
Prosegue nel segno del teatro, del cinema, della poesia e della musica, Epic Festival, promosso da Mana Chuma Teatro, in collaborazione con Il teatro delle Rane e Play Music Festival – associazione Soledad e con il sostegno della rete Latitudini. Il festival è patrocinato dal comune di Bova e finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito dell’avviso pubblico Eventi culturali non storicizzati annualità 2019.
Corti baschi targati Kimuak – ore 18:30 Museo di Lingua Greco-Calabra Gerhard Rohlfs
Tornano protagonisti anche oggi i corti baschi della filmoteca Kimuak in collaborazione con il Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano, diretto da Federico Sartori e Iris Peralta, presente a Bova. Tale Festival, sostenuto dall’ambasciata di Spagna ogni anno fa tappa in alcune località italiane. Dopo Roma, Napoli e Messina, quest’anno è approdato a Bova.
Proiezione “In Amabile Azzurro” – ore 19 Museo di Lingua Greco-Calabra Gerhard Rohlfs
“Il mito di Oreste, matricida perseguitato dalle Erinni, viene sviluppato drammaturgicamente dai tragici greci, che mettono in evidenza la necessità di un intervento divino per riportare l’equilibrio fra gli uomini, al contempo vittime e colpevoli dei propri atti. In quella che fu una parte della Magna Grecia, i due autori mostrano la tragedia della Calabria, terra bellissima e desolata, teatro di sogni e speranze tradite, di gente perduta in balia del destino”, si legge nella nota di regia del lungometraggio di Arturo Lavorato e Felice D’Agostino.
La prima nazionale di Spine produzione Mana Chuma Teatro – 21:15 Piazzetta Surizzu
Scritto e diretto da Salvatore Arena e Massimo Barilla, lo spettacolo è interpretato da Stefania De Cola, Mariano Nieddu, Lorenzo Praticò.
“Magdalena e Lucio, come pietre incastrate nella locanda che gli appartiene, e con loro il Becchino, incarnano questo triangolo che assume di volta in volta forme diverse, con distanze che si avvicinano e si allontanano, ma con vertici che non potranno mai toccarsi.
Spine nasce dal bisogno di individuazione di nuove modalità di creazione artistica, da una necessità espressiva. Dall’esigenza di confrontarsi con una storia alta a partire dai margini, dai vuoti non raccontati, dalla volontà di indagare strade normalmente ignorate, sia in termini di drammaturgia che di ricerca linguistica”, si legge nella nota di regia.
Reading/concerto “Casa Munnu” – ore 23 Piazzetta di Brigghi
Il reading/concerto ispirato alla raccolta di racconti poetici “Casa Munnu” (edizioni Mesogea) di Biagio Guerrera, con musiche dal vivo di Puccio Castrogiovanni, costituirà un’occasione per mettersi in ascolto, la tappa di un viaggio in cui la performance poetica e musicale è espressione di un microcosmo di voci che parlano, sussurrano, cantano, rigorosamente in dialetto siciliano. Un progetto itinerante, un racconto che non si esaurisce nella pagine, nei versi e nelle note, una storia che non finisce.
Bova, 21 agosto 2021