Emergenza idrica, Perrone e Greco: Suonare la sveglia a Reggio Calabria

“L’evidente e sempre più drammatica emergenza idrica in Calabria e nel territorio della città metropolitana di Reggio non può attendere oltre. Gli enormi disagi ai quali migliaia di famiglie, imprese ed aziende agricole stanno andando incontro per la cronica assenza di acqua meritano la massima attenzione da parte delle istituzioni preposte affinché si risolva una volta per tutte questa grave situazione”. Lo affermano Rosy Perrone, Segretario generale della Cisl della provincia di Reggio Calabria, e Pompeo Greco, segretario generale Femca Cisl, analizzando l’attuale momento relativo alla crisi idrica. “Al momento non abbiamo una data certa per il completamento della diga del Menta – aggiungono Rosy Perrone e Pompeo Greco – una situazione insostenibile che sta creando ormai una doppia emergenza: quella idrica, resa grave dall’ondata di siccità, ed una economica, caratterizzata dagli esborsi che ogni famiglia e impresa devono tenere in conto per un utenza che ormai non rispetta il corretto contratto di erogazione”. “Come organizzazione sindacale – dichiarano ancora Rosy Perrone e Pompeo Greco – abbiamo già evidenziato, nelle scorse settimane, la nostra preoccupazione per via della mancata approvazione del bilancio Sorical (azienda in liquidazione da cinque anni) e la costituzione della Autorità Idrica Calabrese, dai contorni e contenuti ancora tutti da definire”. “Occorre quindi ‘suonare la sveglia’ per far tornare l’attenzione su un problema gravissimo che merita il massimo impegno del Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà nei confronti della Regione Calabria. Un’opera come la diga del Menta, attesa da circa quarant’anni, non può attendere oltre”. “C’è da rilevare, inoltre, che nell’ottica di una più saggia programmazione per il superamento dell’emergenza idrica, al completamento dell’invaso del Menta e di tutte le opere annesse, occorre che l’amministrazione metropolitana e i comuni interessati si attivino per l’ammodernamento delle reti idriche, ormai troppo obsolete e causa spesso di notevole dispersione di acqua”.  “Il progetto della diga del Menta nasce soprattutto dalla necessità di migliorare l’approvvigionamento idrico con la sostituzione dell’acqua dei pozzi. Ma quando sarà completata, se la situazione rimarrà come quella attuale, ci saranno sempre problemi. Altro tasto dolente sul quale occorre fare chiarezza – concludono Rosy Perrone e Pompeo Greco – riguarda il sistema della depurazione a Reggio Calabria, riguardo il quale le voci che si rincorrono non sono confortanti,  pare  che la gara prevista dal bando per l’aggiudicazione del servizio sia andata deserta”.