Emergenza COVID 19 – Piano di azione 2021-2023 Iniziative per il sostegno ed il rilancio dell’economia portuale nei porti di Messina, Milazzo, Tremestieri, Reggio Calabria e Villa San Giovanni
L’adesione al protocollo, che sarà sviluppato a cura e spese dell’AdSP, sarà di tipo volontario da parte delle aziende che dovranno farsi carico della loro implementazione nei propri processi operativi e dell’ottenimento della certificazione. Questo nuovo approccio potrà essere successivamente esteso al rispetto delle misure di prevenzione per la sicurezza delle persone da attacchi terroristici o comunque episodi di microcriminalità ed inoltre coinvolgere anche tematiche come quelle della qualità dei servizi offerti e della loro sostenibilità rispetto alle tematiche ambientali e di inclusione sociale.La misura potrà contare su di un budget massimo nel triennio di 400.000,00 euro .6.Iniziative per il potenziamento del welfare aziendale dei lavoratori impegnati nelle attività portuali e marittimeOltre ai ben noti risvolti di carattere sanitario, la pandemia da COVID-19 ha avuto pesanti ripercussioni di natura economica sia per una naturale diminuzione dei consumi e della mobilità delle persone ma soprattutto per il ripetuto e, spesso, prolungato fermo di molte attività per servizi non essenziali. Il grave quadro economico ha costretto il Governo ed il Parlamento ad una serie di misure risarcitorie dei danni subiti dalle aziende che solo in parte riescono a compensare le effettive perdite. I singoli lavoratori non sempre sono stati beneficiati dalle misure di ristoro e la crisi generale rischia di compromettere anche le politiche di welfare aziendale laddove attive.Tutto ciò non può non incidere, nel breve e medio termine, sulla qualità complessiva del lavoro e questo, data la peculiarità del sistema porto può generare non auspicabili cali di efficienza – anche di singoli parti della galassia che caratterizza il ciclo della logistica portuale, sia dei passeggeri che delle merci – compromettendo gli sforzi di altri. In definitiva la Comunità portuale, quale insieme di tutti i lavoratori delle aziende che operano negli ambiti dei porti, sta soffrendo con effetti che potrebbero ridurre l’efficacia di tutte le altre iniziative di sostegno e di promozione che si intendono attivare.L’ormai accettata consapevolezza del nesso esistente tra benessere del lavoratore e produttività e ciò consente infatti oggi di affermare che le politiche aziendali di welfare stanno evolvendo non tanto come una soluzione all’arretramento del welfare pubblico (fra l’altro anche esso compromesso
in questa fase pandemica) quanto piuttosto come un processo spontaneo di risposta degli attori del sistema di relazioni industriali alle profonde trasformazioni del mondo del lavoro, causa e non conseguenza della crisi del nostro modello sociale . Il concetto di benessere del lavoratore è ampio e complesso e sempre più spesso strettamente collegato ad una visione di “integrità” della persona in cui anche la componente emotiva, accanto quella fisica, riveste un ruolo fondamentale. In tal senso anche le preoccupazioni per le incognite del futuro della propria azienda ed il timore di non riuscire ad assecondare adeguatamente i bisogni della propria famiglia – consistenti oltre che nella gestione della quotidianità anche in tutto quel che riguarda la crescita, gli studi e la ricerca di un lavoro per i figli – possono incidere negativamente sul benessere complessivo del lavoratore.L’AdSP ha interesse che la Comunità portuale, intesa come unione di tutti i lavoratori che a qualsiasi titolo contribuiscono allo svolgimento delle attività portuali e marittime in un porto, risenta il meno possibile di tutte queste sollecitazioni negative esterne al fine di mantenere elevati non solo i livelli di efficienza delle singole operazioni portuali – attività che ovviamente spetta al singolo datore di lavoro – ma anche bassa la conflittualità inter-aziendale per evitare tensioni che possono sfociare in scioperi o vertenze limitando lo svolgimento di servizi di interesse pubblico e promuovendo all’esterno l’immagine di un sistema portuale non affidabile e poco sicuro per nuovi investimenti.D’intesa con i concessionari e le imprese operanti in ambito portuale e la fondamentale condivisione delle Organizzazione Sindacali si dovranno trovare strumenti ed istituti per integrare il welfare aziendale privilegiando le attività di supporto per la cura della salute del lavoratore e dei suoi familiari e quelle per la formazione scolastica di base e specialistica dei figli dei lavoratori stessi.La misura potrà contare su di un budget massimo nel triennio di 1.500.000,00 euro .
Iniziative a sostegno dei concessionari per superare le criticità al rispetto dei piani di impresa generate dalla crisi economica nazionale conseguente all’emergenza sanitaria La crisi economica conseguente alla pandemia da COVID-19 ha fortemente impattato sulle previsioni di sviluppo delle aziende introducendo elementi di incertezza nei piani di investimento elaborati prima del 2020 e difficoltà di prevedere gli andamenti del mercato nel breve e medio termine.Molti concessionari si trovano pertanto a dover rispettare dei piani di impresa le cui previsioni di partenza non potevano certamente tenere conto dell’insorgenza della pandemia e della successiva crisi economica mondiale e nazionale. Gli stessi tempi di rientro degli investimenti sono oggi fortemente condizionati da questi accadimenti straordinari e questo rende ancora più complicato per alcuni di loro rispettare gli impegni presi con l’AdSP.L’art. 5 del D.M. 19 luglio 1989 testualmente dispone che “Le misure dei canoni fissate dalle precedenti disposizioni possono essere ridotte fino alla metà in presenza di eventi dannosi di eccezionale gravità che comportino la riduzione della capacità di utilizzazione della concessione. Tali riduzioni sono autorizzate con provvedimento del Ministro della marina mercantile, di concerto con il Ministro delle finanze”.Da una lettura attualizzata ed estensiva delle norma è possibile ricavare che:a)si potrà procedere con una riduzione dei canoni concessori a seguito di un intervento normativo del Parlamento o con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili analogamente a quanto verificatosi nel 2020 per effetto delle disposizioni dell’art.199 del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77 (in S.O. n. 25, relativo alla G.U. 18/07/2020, n. 180) (Ultimo aggiornamento all’atto pubblicato il 01/03/2021). In detto provvedimento la riduzione del canone è stata stabilita in misura corrispondente alla riduzione del fatturato rispetto al 2019 per tutte le situazioni in cui detta riduzione sia stata superiore al 20%. Al momento non è dato conoscere se anche per il 2021 il legislatore procederà in analogia ed in quale misura. In via precauzionale si ritiene di accantonare in bilancio un fondo di importo tale da consentire l’eventuale riduzione nell’entità accertata nel 2020 e che è già stata riconosciuta ai singoli richiedenti e aventi diritto.
l’AdSP potrà valutare l’avvio dell’istruttoria delle richieste che saranno avanzate dai singoli concessionari che per effetto della pandemia (evento dannoso di eccezionale gravità) dimostreranno di aver avuto oltre che una riduzione di fatturato rispetto al 2019 ed anni precedenti anche la riduzione della capacità di utilizzazione della concessione. In tal senso la richiesta dovrà essere corredata di un nuovo piano di impresa che dimostri la necessità di poter disporre di un maggior tempo (che non potrà in ogni caso essere superiore a 2/3 anni) sia per l’utilizzazione della concessione che per l’esecuzione degli investimenti e degli eventuali interventi di manutenzione straordinaria programmati e posti a base del rilascio della concessione medesima. Detta iniziativa dovrà tener conto, dal punto di vista temporale, dell’estensione di un anno delle concessioni demaniali disposte dal Legislatore nel 2020 che tuttavia, in presenza della continua emergenza sanitaria in corso, non potrà comunque essere considerato utile ai fini della programmazione di nuovi progetti di sviluppo. La misura, per la cui attuazione relativamente al paragrafo a) precedente si dovrà comunque attendere apposita modifica normativa, potrà contare su di un budget massimo nel triennio di600.000,00 euro .8.Analisi dei costi di servizi e diritti portuali per l’individuazione di sistemi per la loro riduzione con la finalità di aumentare la competitività dei porti Una delle più frequenti richieste degli armatori e dei raccomandatari marittimi è quella della riduzione dei costi dei servizi nei singoli porti, di quelli tecnico-nautici in particolare, giustificata da una grande variabilità degli stessi da porto a porto e spesso anche all’interno dello stesso sistema portuale cui si aggiunge la mancata corrispondenza, a costi maggiori, di una maggiore qualità del servizio che potrebbe, in qualche caso, anche compensare e giustificare il maggior costo. Pur non avendo elementi univoci che possano far pensare che la scelta di scalare un porto sia legata al costo dei servizi tecnico nautici di certo non può sottacersi che le loro tariffe e i livelli di servizio giochino un ruolo importante nell’orientare le scelte delle compagnie di navigazione. Naturalmente l’incidenza dei singoli servizi incide in maniera diversa nel loro costo complessivo che oltre ad essere confrontato con quello nazionale devono avere come riferimento quello dei porti limitrofi a quelli dello Stretto o che sono interessati dalla stessa tipologia di traffico
Via Vittorio Emanuele II, n. 27 – 98122 MESSINA – Tel. 090 6013201 -202PEC protocollo@pec.adspstretto.itC.F. 80005610839Pagina 14di 19Dovrà essere condotta, in collaborazione con gli stessi fornitori dei servizi, una approfondita analisi per valutare se sussistono le lamentate diseconomie o maggiori costi ovvero se il confronto sia alterato dalla differente qualità dei servizi offerti.Anche il costo per i servizi di vigilanza e di security, in attuazione dei Piani di Sicurezza portuali, o per la fruizioni dei servizi offerte dalle stazioni marittime incidono in maniera preponderante nelle scelte armatoriali nel preferire uno scalo rispetto ad un altro.In questo caso sarà utile operare una ricognizione dei costi effettivi e di quelli dei servizi in porti analoghi, soprattutto di quelli concorrenti, per comprendere se vi siano margini di intervento per giungere ad una sua riduzione. In buona sostanza sarebbe auspicabile attribuire alla singole Autorità maggior peso nella determinazione delle tariffe dei servizi tecnico nautici, così come avviene per gli altri servizi ( es. ritiro rifiuti) al fine di poter disporre di un ulteriore strumento di governance attesa l’influenza che esercitano nelle scelte armatoriali e conseguentemente del rendere preferibile uno scalo rispetto ad un altro. Inoltre verificandone la legittimità, si potrebbe anche ipotizzare l’adozione di forme di incentivazione dei traffici, per determinati periodi e ben definite circostanze, con risorse dell’AdSP al fine di ridurre se non eliminare le conseguenze dovute a situazioni, in previsione non più rare ma bensì frequenti, che possono compromettere alcuni dei settori dell’economia portuale che più soffrono al verificarsi di eventi di carattere anche sanitario.La misura potrà contare su di un budget massimo nel triennio di 600.000,00 euro .9.Iniziative per il potenziamento dell’efficacia dell’azione amministrativa dell’AdSP per velocizzare l’attuazione del Piano Operativo Triennale e del Piano Triennale delle OO.PP.L’AdSP dello Stretto è stata istituita partendo dalla soppressione dell’Autorità Portuale di Messina da cui ha ereditato anche il personale. La dotazione organica attuale è ancora quella originaria fortemente sottodimensionata rispetto alle reali necessità e soprattutto alle nuove ed in parte diverse competenze del nuovo ente. Nel POT è previsto un potenziamento della dotazione organica partendo dal completamento dell’attuale dotazione organica che sarà avviato nelle prossime settimane. Successivamente si procederà alla determinazione della nuova dotazione organica che dovrà essere adeguata ai nuovi compiti dell’AdSP assicurando idonee professionalità per la pianificazione del sistema portuale e per una costante interrelazione con gli interlocutori istituzionali nazionali e comunitari. Tutto questo, tuttavia, potrebbe ancora non essere sufficiente per assicurare le necessarie competenze soprattutto di natura trasversale e su tematiche fortemente innovative come quelle che oggi sottendono la programmazione comunitaria e nazionale conseguenti all’attuazione del New Green Deal e del raggiungimento dei target e dei goals dell’Agenda 2030 dell’ONU.Sarà pertanto necessario avviare un importante percorso di aggiornamento professionale di tutto il personale in servizio cui deve affiancarsi una formazione continua di tipo specialistico con l’obiettivo di aumentarne le capacità e la motivazione. Le nuove sfide che sono poste dall’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) oltre che dalla ormai imminente nuova programmazione comunitaria 2021/2027 necessitano di una organizzazione fortemente preparata e motivata così da poter dare attuazione a tutti gli interventi programmati e finanziati.Nel contempo sarà indispensabile altresì aggregare alla struttura, sia pure con contratti di somministrazione o a tempo determinato collegati al mandato del Presidente, delle professionalità ad alta specializzazione che supportino in maniera trasversale le attività dei vari uffici assicurandouna definizione di strategie di approccio alle tematiche innovative e fortemente connesse agli indirizzi strategici degli Organi di amministrazione e degli Organismi consultivi dell’Ente.Si prevede di individuare le seguenti professionalità che opereranno all’interno di un apposito Ufficio di Staff del Presidente: a)Manager della sostenibilità.Le nuove generazioni chiedono un cambio di passo nella salvaguardia del pianeta, ma nel contempo occorre tenere in debito conto le politiche di inclusione sociale e le nuove strategie di sviluppo dell’economia e del lavoro. Gli attori della produzione come la Pubblica Amministrazione non si possono sottrarre a queste sfide per cui occorre rimodellare la cultura amministrativa nell’ottica di precisi criteri di sostenibilità. Tutte le varie aree organizzative dell’Ente dovranno considerare il manager per la sostenibilità una figura di coordinamento complessivo, per individuare sinergicamente le aree di miglioramento e i rischi che le sfide possono comportare. Questo professionista, in stretto collaborazione con il Presidente,dovrà essere elemento di congiunzione tra l’Ente e gli stakeholder di riferimento, tra l’Ente e le programmazioni comunitarie e nazionali e dovrà attivare modelli di riorganizzazione della pianificazione strategica e della programmazione operativa dell’Ente tali da rendere più efficace l’azione amministrativa complessiva. b)Manager dell’innovazione. Ormai è agli occhi di tutti che ci stiamo avviando verso una nuova rivoluzione industriale conseguente all’utilizzo di internet, in maniera sempre più profonda e permeante, anche nei sistemi di produzione e nella pubblica amministrazione. Per non restare indietro sia le aziende che gli Enti devono disporre di professionalità che seguano la ricerca per tradurne i risultati in opportunità strategiche di business o di riorganizzazione. Questo professionista, in stretta collaborazione con il Presidente, dovrà essere principalmente in grado di riconoscere quali innovazioni siano strategiche per la crescita dell’Ente in un’ottica di trasformazione della società, del mondo del lavoro, della produzione e della logistica e soprattuttoin previsione di nuove opportunità che la trasformazione digitale sarà in grado di generare. Le sue indicazioni dovranno servire alle diverse aree organizzative per operare scelte che traguardino il futuro in una attività di reingegnerizzazione di tutti i processi amministrativi finalizzata alla semplificazione ed alla accelerazione dei procedimenti.c)Manager dello sviluppo.La trasformazione da Autorità Portuale ad Autorità di Sistema Portuale deve costituire l’occasione per allargare le strategie di azione dell’Ente per diventare protagonisti nel territorio su tematiche come quelle della logistica e dello sviluppo della mobilità oltre che sostenere la nascita e l’implementazione delle ZES. Questo professionista, in stretta collaborazione con il Presidente, dovrà supportare sia l’Ente che il cluster portuale nella individuazione di nuove strategie di intercettazione di nuovi traffici e per l’attivazione di una rete di collaborazioni con aziende ed istituzioni che facciano crescere l’attrattività dei porti e dei territori ad essi collegati. Le sue indicazioni dovranno servire alle diverse aree organizzative per orientare al meglio le attività di programmazione e di attuazione oltre che per attivare ogni possibile forma di collaborazione per poter avere accesso a finanziamenti europei o nazionali. La misura potrà contare su di un budget massimo nel triennio di 600.000,00 euro .10.Iniziative per limitare i disagi degli autotrasportatori nell’attraversamento dello Stretto e nei collegamenti con le Isole Eolie con la finalità di ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità dei servizi nelle aree di preimbarcoNelle interlocuzioni con la categoria degli autotrasportatori è emersa evidente la problematica delle difficoltà, sia pure solo in determinati periodi dell’anno, nell’attraversamento in traghetto dello Stretto di Messina e dei collegamenti con le Isole Eolie. Le principali criticità evidenziate consistono nel costo ritenuto eccessivo e nei tempi di attesa oltre che nelle stesse condizioni Sul tema dei costi non è materia in cui l’AdSP può intervenire perché si tratta di servizi a libero mercato e quindi al di fuori delle nostre competenze. Per quanto riguarda invece la gestione dei tempi di attesa e le modalità è possibile intervenire da un lato con la creazione di sistemi informatici di controllo e governo delle code che, in cooperazione applicativa con i sistemi dei vettori marittimi, potrebbero contribuire a sostituire le modalità attuali di accesso agli imbarchi (di fatto chi prima arriva) con sistemi di prenotazione che da un lato devono consentire l’ottimizzazione dell’utilizzo delle stive delle navi e dall’altro consentire agli autotrasportatori di attendere in zone di sosta attrezzate senza perdere il diritto all’imbarco.Dovranno essere avviate interlocuzioni con i vari attori del processo di imbarco/sbarco per definire il quadro esigenziale che potrà essere trasformato in applicativi estendendo la collaborazione già avviata con l’Università di Messina per la realizzazione di un sistema di monitoraggio delle code nell’area di preimbarco di Tremestieri.Nel contempo dovrà essere verificata la possibilità di individuare con la collaborazione del Comune di Messina e della Regione Siciliana delle aree di sosta lungo l’autostrada o nei pressi dell’area di Tremestieri dove realizzare un’area attrezzata dotata di servizi.La misura potrà contare su di un budget massimo nel triennio di 600.000,00 euro .11.Iniziative per il sostegno degli investimenti in materia di transizione energetica delle attività dei concessionariUno degli obiettivi di carattere generale delle politiche europee e nazionali di ripresa e rilancio dell’economia dopo la fase pandemica, in linea anche con uno dei target dell’Agenda 2030 dell’ONU è quello di facilitare l’accesso alla tecnologia e alla ricerca di energia pulita, comprese le energie rinnovabili, all’efficienza energetica e alla tecnologia avanzata e alla più pulita tecnologia derivante dai combustibili fossili, e promuovere gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e nelle tecnologie per l’energia pulita. Lo strumento guida per programmare ed attuare le politiche dell’AdSP dello Stretto nei porti amministrati in questo settore sarà il Documento di pianificazione energetica ed ambientale del sistema portuale (DEASP), previsto all’art.4-bis della Legge n.84/1994 e ss.mm.ii. e nel POT 2020/2022 vigente, la cui approvazione è prevista entro il 2021.tre alle iniziative che l’AdSP dovrà attuare per dare il suo contributo fattivo alle politiche di transizione energetica e di miglioramento delle condizioni dell’ambiente il DEASP potrà contenere indirizzi per i concessionari operanti nei porti amministrati per orientare in maniera proficua e sinergica con le iniziative dell’AdSP le proprie. Per indurre comportamenti positivi e collaborativi da parte dei concessionari si ritiene di adottare misure di incentivazione che favoriscano l’avvio di processi di riconversione green dei processi produttivi o di efficientamento dei consumi. L’art. 2, comma 2, del D.M. 19 luglio 1989, dispone che “Nel caso in cui il concessionario assuma l’obbligo o sia autorizzato ad effettuare lavori di straordinaria manutenzione del bene pertinenziale, la misura del canone, per la parte relativa al volume e per le annualità stabilite dall’autorità marittima in relazione all’entità dell’investimento, è ridotta fino alla metà della misura normale con le modalità previste dal successivo art. 5”.I concessionari che seguiranno gli indirizzi previsti nel DEASP potranno quindi richiedere una riduzione del canone sino al 50% a fronte della dimostrazione, con apposito piano di impresa, della volontà di attuare, nel periodo di validità della concessione, detti interventi di efficientamento. Le modalità di determinazione delle possibili riduzioni del canone saranno stabilite all’interno del DEASP e ad esse si farà riferimento per la valutazione ed esitazione delle istanze.La misura potrà contare su di un budget massimo nel triennio di 3.800.000,00 euro .B)RIEPILOGO Nel prospetto di seguito il riepilogo con la ripartizione nel triennio della somme che potranno essere utilizzate. Si tratta di risorse già disponibili nel bilancio dell’Ente che saranno impegnate applicando parte dell’avanzo della gestione 2020 . Per l’attuazione delle singole misure dovranno essere adottati piani dettagliati di utilizzo che saranno approvati dal Comitato di Gestione prima di procedere alla loro attuazione mediante le ordinarie modalità di autorizzazione della spesa.
DescrizioneImportomassimo fondo utilizzabileanno 2021anno 2022anno 20231 Disapplicazione dell’obbligo del versamento per nuove iscrizioni e rinnovi al registro ex art. 68 C.d.N.€ 50.000,00€ 50.000,00€ 50.000,002 Applicazione del canone minimo per le imprese ex art. 16 L. 84/94€ 6.000,00€ 6.000,00€ 6.000,003 Iniziative di supporto psicologico ai lavoratori portuali e di sostegno alle imprese per l’aumento della sicurezza in ambito lavorativo€ 44.000,00€ 44.000,00€ 44.000,004 Piano di marketing a sostegno del rilancio del traffico crocieristico€ 100.000,00€ 250.000,00€ 250.000,005 Processo di certificazione ai fini sanitari, di security e di qualità della filiera di gestione del passeggero crocierista€ 200.000,00€ 100.000,00€ 100.000,006 Iniziative per il potenziamento del welfare aziendale dei lavoratori impegnati nelle attività portuali e marittime€ 500.000,00€ 500.000,00€ 500.000,007 Iniziative a sostegno dei concessionari per superare le criticità al rispetto dei piani di impresa generate dalla crisi economica nazionale conseguente all’emergenza sanitaria€ 200.000,00€ 200.000,00€ 200.000,008 Analisi dei costi di servizi e diritti portuali per l’individuazione di sistemi per la loro riduzione con la finalità di aumentare la competitività dei porti€ 200.000,00€ 200.000,00€ 200.000,009 Iniziative per il potenziamento dell’efficacia dell’azione amministrativa dell’AdSP per velocizzare l’attuazione del Piano Operativo Triennale e del Piano Triennale delle OO.PP.€ 120.000,00€ 240.000,00€ 240.000,0010 Iniziative per limitare i disagi degli autotrasportatori nell’attraversamento dello Stretto e nei collegamenti con le Isole Eolie con la finalità di ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità dei servizi nelle aree di preimbarco€ 200.000,00€ 200.000,00€ 200.000,0011 Iniziative per il sostegno degli investimenti in materia di transizione energetica delle attività dei concessionari€ 800.000,00€ 1.500.000,00€ 1.500.000,00Totale per anno€ 2.420.000,00€ 3.290.000,00€ 3.290.000,00Totale complessivo nel triennio€ 9.000.000,00