Emanuele Filiberto di Savoia incanta il Premio Muse 2025
S. A Emanuele Filiberto di Savoia nella città di Reggio Calabria per tutta una serie di eventi promossi e coordinati dal Delegato Gran Magistrale per la Calabria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, nob. Avv. Domenico Lupis.
Questa l’occasione per la consegna del secondo Premio Muse versione 2025 di questo Venticinquennale, che sabato scorso 23 novembre ha visto una gremitissima Sala d’Arte Le Muse ricca di presenze importanti a livello regionale e di autorità dell’area dello Stretto tra amministratori e rappresentanti della società civile.
Un premio programmato già da tanto tempo ha ribadito in apertura di serata, emozionato e commosso il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti: oggi è una data storica per noi poiché, in questa occasione ed in questo contesto la sua ufficiale consegna. S.A.R. il principe Emanuele Filiberto di Savoia Principe di Piemonte e Principe di Venezia, XXVII Duca di Savoia, XXIX Gran Maestro dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, XVIII Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e VII Gran Maestro dell’Ordine Civile di Savoia riceverà qui nella nostra sede, un premio assegnato per le continue attenzioni che il principe ha nei confronti degli “ultimi e di coloro che vivono in difficoltà” creando eventi di beneficenza ed anche per il suo legame storico con la città di Reggio Calabria.
Questa la motivazione: a S. A. R. il Principe Emanuele Filiberto di Savoia per il Suo impegno e il Suo legame storico con la città di Reggio Calabria così come testimoniato dal monumento posto sul Molo di Porto Salvo, luogo dove il Re Vittorio Emanuele III era sbarcato toccando, per la prima volta, il suolo nazionale da Sovrano, dopo l’assassinio del padre S. M. Umberto I il 31 luglio 1900. Personalità versatile, in questi anni ha promosso importanti progetti internazionali e nazionali, apportando, in alcuni contesti locali, un contributo di aiuto anche a sostegno di coloro che vivono quotidianamente la condizione di disabilità. Assistenze concrete che aiutano e promuovono, tramite il costante apporto di S.A.R., progetti di integrazione sociale, umana risvegliando le coscienze nel contemporaneo. Un evento scandito anche da brevi, raffinati ed intensi momenti musicali a cura del Conservatorio “Francesco Cilea” di Rc con la presenza del maestro Cecilia Popa Mare violinista.
Realizzati per questa occasione importanti oggetti d’ arte consegnati ad Emanuele Filiberto di Savoia dai soci Muse: due ritratti con la tecnica ad olio ed a acquarello dalle note artiste Tina Nicolò e Cristina Benedetto che ne hanno colto la regalità e una raffigurazione vera ed autentica del viso ed alcune cartoline d’epoca restaurate dalla fotografa Dafne Nocito. Per il principe l’elegante orafa e socia Muse Wanda Simone ha eseguito una penna su base in legno di ulivo con torchon e rilievi in argento che omaggiano la Calabria e la sua storia archeologica. Il saluto istituzionale è stato affidato alla senatrice e componente della Commissione Nazionale anti mafia Tilde Minasi. Emanuele Filiberto di Savoia si è concesso al pubblico tra ricordi di famiglia e, ribadendo a nome della sua Famiglia la condanna di quelle norme, per le leggi razziali «di cui sento tutto il peso sulle mie spalle», continua e, mi «dissocio fermamente». Ho rispetto per la mia famiglia e la sua storia, amo la terra di Calabria con i suoi colori, atmosfere, sapori e vengo spesso anche in forma privata. Ho scoperto una bella realtà culturale del sud a Reggio e da quello che sto vedendo qui alle Muse da quando sono entrato nel Cortile ho percepito l’amore, la passione e la voglia di fare per questa città dal presidente Livoti, dal direttivo con le due vice presidenti Orsola Latella e Stefania Isola e da tutti i soci: è proprio vero come la cultura riscatta i territori. Nella mia vita dice ho sempre con me la storia della mia famiglia ma anche l’amore e l’affetto delle mie figlie che mi accompagnano e sono un continuo riferimento nei momenti tristi.