Educazione, Caligiuri all’Università del Salento: “Capire la disinformazione e l’intelligenza artificiale: la pedagogia deve risolversi alla realtà”
Lecce (21.1.2020) – “Una nuova pedagogia rappresenta l’individuazione dei saperi indispensabili per comprendere, fronteggiare e difendersi dalla disinformazione e dall’intelligenza artificiale”. È quanto ha affermato Mario Caligiuri, professore di pedagogia della comunicazione presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria, nel seminario “Pedagogia ed educazione degli adulti: i nuovi saperi dalle neuroscienze all’intelligence”, promosso dal dell’Università del Salento di Lecce. L’incontro è stato introdotto dal promotore dell’evento Pier Giuseppe Ellerani, professore di educazione degli adulti dell’ateneo leccese, che ha affermato come oggi sia fondamentale comprendere la funzione educativa della città, intesa quale luogo dell’uomo in alternativa, in competizione e in compenetrazione con la Rete. In tale quadro, secondo il docente, occorre riflettere sul fallimento di parte della pedagogia come chiave per interpretare la realtà. È quindi intervenuto Stefano Cristante, professore di sociologia dell’Università del Salento, che ha messo in evidenza come l’intensificazione comunicativa degli ultimi vent’anni abbia posto l’urgenza di ricostruire il reale. Ha di conseguenza interpretato l’accelerazione dei processi educativi quasi come una forma di compensazione del corpo rispetto alla velocità e quantità delle informazioni, che mettono in difficoltà psicologica le persone rispetto alle macchine. Da qui ha auspicato una nuova responsabilità sociale dell’insegnante che “deve lasciare il segno”. Caligiuri nel suo intervento ha spiegato la teoria della società della disinformazione, all’intento della quale la realtà sta da una parte e la percezione della realtà esattamente dall’altra.