Due eroi che lavorano all’ospedale Susa di Torino
In questi giorni su due quotidiano online della provincia di Torino: ValsusaOggi e CinturaOvest, diretti da Fabio Tanzilli si stanno pubblicando e condividendo le storie di tanti eroi che ogni giorno operano negli ospedali per la gravità della situazione causata dal Coronavirus.
Uno di questo medici il chirurgo Alfredo Monaco, ex consigliere regionale, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una riflessione dedicata a un suo collega, il dottor Leggio che lavora all’ospedale di Susa nel reparto Covid.
Ecco cosa ha scritto:”Parliamo di eroi? Eccone un esempio: il dottor Lucio Leggio e Barbara all’ingresso del reparto Covid19 di Susa. Dopo una mattinata di lavoro così bardati, hanno il morale del pollice su. Ah, se guardate bene, hanno sul naso un cerotto perché le mascherine provocano piaghe ed ancora, il dottor Lucio Leggio, sposato con prole, ha “lasciato” letteralmente la famiglia per combattere la chiamata alle armi: quando finisce il turno dorme in ospedale su una poltrona adattabile a letto. E ciò per tutelare la salute dei suoi cari. Nascosto in qualche antro ci sono poi i “culi di pietra”, pochi per fortuna. Ma questo non è il momento, prendo appunti e monitorizzo”.
Ebbene il dott. Luciano Leggio è calabrese, originario di Africo Nuovo.
Un professionista che con spirito di abnegazione, senso di responsabilità e grande sacrificio, ha abbandonato figli e famiglia, mettendo a serio rischio la propria vita, per assistere gli ammalati ricoverati nel reparto Covid dell’Ospedale di Susa – Torino.
Un esempio degno di essere imitato da quanti, invece, hanno scelto la fuga e il “nascondimento” dalle proprie responsabilità in un momento di emergenza sociale così grave.
Un esempio degno di un grande figlio della Calabria, terra emarginata e bistrattata, ma che ogni giorno dono all’Italia nobili lezioni di vita.
Caterina Sorbara