Donne “Marionette della Politica”: Un Ritorno al Passato?
Nell’analizzare il ruolo delle donne nella politica contemporanea, è impossibile non pensare
a figure storiche come Aspasia di Mileto, una delle donne più influenti dell’Atene del V secolo
a.C. Aspasia non solo era un’ intellettuale di spicco, ma anche una consigliera di Pericle,
uno dei più grandi leader politici dell’antica Grecia. La sua vita rappresenta un esempio di
come una donna potesse, in un contesto patriarcale, esercitare una notevole influenza sulle
questioni pubbliche e politiche.
Oggi, tuttavia, ci troviamo in un paradosso. Nonostante i progressi compiuti nel corso dei
secoli, molte donne che si affacciano sulla scena politica sembrano essere ridotte a
“marionette”, utilizzate per scopi elettorali piuttosto che come leader autentiche. La loro
presenza è talvolta vista come un mero strumento di marketing politico, piuttosto che come
un segno di una vera parità di genere.
In Grecia antica, le donne erano escluse dalla partecipazione diretta alla vita politica, ma
figure come Aspasia dimostrarono che l’influenza non necessitava necessariamente di un
titolo o di un ruolo ufficiale. Oggi, nonostante le donne occupino posizioni di potere, la loro
capacità di influenzare le decisioni politiche è spesso limitata da dinamiche di potere interne
ai partiti e da una cultura che premia il conformismo piuttosto che l’innovazione.
Le donne in politica oggi possono essere viste come rappresentanti di un cambiamento, ma
spesso si trovano a dover navigare in un sistema che continua a privilegiare il carisma e le
strategie di marketing rispetto alle competenze e alla visione. Questo porta a una percezione
che le donne siano più “oggetti” di scambi politici, piuttosto che leader intellettualmente
capaci di guidare il cambiamento.
È Necessario un ritorno alla Sostanza.
Per contrastare questa tendenza, è fondamentale riscoprire l’eredità di figure come Aspasia.
Invece di limitarsi a un ruolo superficiale, le donne devono essere in grado di esprimere le
proprie idee e influenzare le decisioni politiche in modo sostanziale. Ciò richiede un
cambiamento culturale, dove il valore delle donne in politica non è misurato solo in base alla
loro immagine, ma anche alla loro capacità di pensare criticamente e di apportare
cambiamenti significativi.
La figura di Aspasia ci ricorda che la vera influenza politica non deriva dal titolo, ma dalla
capacità di pensare, comunicare e guidare. Le donne di oggi devono essere viste come
agenti di cambiamento e non come “marionette”, per poter davvero contribuire a una società
più equa e giusta. Solo così si potrà sperare di superare le barriere del passato e costruire
un futuro in cui le donne possano brillare non solo come simboli, ma come leader autentici e
competenti.
Prof ssa RSolano