Domenica 30 giugno ripartono I Notturni delle Muse con la consegna del Premio alla giornalista Carmen Lasorella
A Reggio Calabria riapre lo storico “Cortile delle Muse” di Via San Giuseppe 19 e ritorna il Premio Muse versione Estate 2024. Un riconoscimento che come ricorda il presidente Giuseppe Livoti, da 24 anni viene ritirato da volti e personalità importanti del panorama nazionale e non solo e che coincide con l’inizio della programmazione invernale ed estiva della nota associazione culturale calabrese.
Il Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse” di Reggio Calabria, inaugura il suo secondo evento di stagione, occasione per l’assegnazione dell’importante “Premio” che ha visto negli anni come testimonial personalità del panorama nazionale ed internazionale: Rosanna Cancellieri – conduttrice Rai, Michele Gaudiomonte – stilista, Emilia Costantini – capo servizio cultura del Corriere della Sera, Alda D’Eusanio – conduttrice televisiva, Fioretta Mari – attrice, Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona – mecenate, Beatrice Feo Filangeri – nobile normanna, Micaela – cantante, S. E. Mons. Milito – vice presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Cesare Mulè – storico, Anton Giulio Grande – stilista, Odette Nicoletti – costumista – Tonino Raffa – giornalista Rai, Anna Maria Galgano presidente Fondazione Rodolfo Valentino, Franco Pascale – presidente Fondazione Leoncavallo, Mons. Liberto – già direttore del Coro Pontificio, Antonio Marziale – presidente Osservatorio sui Minori, Giacomo Battaglia – attore, Famiglia Spadafora – orafi, Gigi Misefari – attore, Marinetta Saglio – fotografa, Vivien Hewitt – regista e costumista, Lella Golfo – presidente della Fondazione Marisa Bellissario, Giuseppe Garufi – presidente nazionale Adisco, Piera Levi Montalcini – presidente Associazione Montalcini. Carmen Lasorella sarà la protagonista della serata che la vedrà raccontare e raccontarsi al pubblico ed a chi la segue e l’ha seguita nel suo percorso importante ed autorevole. Nel corso dell’evento vari momenti creativi che possano raccontare al meglio la Calabria del fare alla nota giornalista in più momenti tra dialogo e perfomance. La Lasorella è cresciuta a Potenza, è figlia di Salvatore, avvocato ed ex partigiano, e Angela, farmacista. Ha un fratello minore, Giacomo, docente universitario e presidente dell’AGCOM. Muove i primi passi nel mondo del giornalismo all’età di quattordici anni, scrivendo per La Gazzetta del Mezzogiorno. Dopo aver frequentato il liceo classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza, si laurea con il massimo dei voti in giurisprudenza alla “Sapienza” di Roma con una tesi sul diritto all’informazione e la diffusione radiotelevisiva in Italia e all’estero. Nella capitale collabora con il quotidiano il Globo e le agenzie Radiocor e ANSA, oltre a lavorare, per un certo periodo, come procuratore legale. Esordisce in Rai nel 1979, con un servizio dedicato al Premio Letterario Basilicata, e le viene affidata la presentazione del Tg3. Nel 1980 debutta come conduttrice radiofonica su Radio anch’io, sostituendo Gianni Bisiach per una settimana. Nel 1984 passa alla conduzione del Tg2, mansione che manterrà per più di un decennio. Prima giornalista italiana a ricoprire il ruolo di inviata di guerra per la televisione, diventa particolarmente nota per i suoi reportage in Africa, Medio ed Estremo Oriente. Il suo primo servizio riguarda l’Operazione Golfo 1 nel 1987, sul finire del conflitto tra Iran e Iraq. Segue altri eventi nel Corno d’Africa come la caduta del regime di Menghistu in Etiopia e i conflitti in Gibuti e Somalia, dove realizza l’ultima intervista al dittatore Siad Barre. Nel 1995 sopravvive ad un agguato a Mogadiscio teso da un gruppo di mercenari. Rimane ferita mentre il collega Marcello Palmisano e dieci uomini della scorta perdono la vita. Sequestrata dai mercenari, viene poi rilasciata. Le circostanze sono ancora poco chiare, una tesi sostiene che lei e la sua troupe sarebbero stati coinvolti per errore in uno scontro tra multinazionali per il controllo delle banane somale. Nel luglio del 1996 viene nominata responsabile delle relazioni esterne della Rai e assistente del consiglio di amministrazione e del presidente, con la qualifica di vicedirettore. É conduttrice di programmi su Rai 1 e Rai 2, come il quiz a tema politico Politistrojka (1990) e il talk show Cliché (1996), oltre ad aver realizzato e condotto speciali come I laghi del sangue (1996), sulla crisi dei Grandi Laghi in Africa; Il sogno di Abramo (1997), sui conflitti in Medio Oriente; La sfida di Hong Kong (1997), sul ritorno della colonia britannica alla Cina. Dal luglio 1999 al giugno 2003 è responsabile e corrispondente della sede Rai di Berlino, con competenza sui paesi dell’Europa dell’est. Nel 2008 pubblica Verde e zafferano, a voce alta per la Birmania, libro sulla rivoluzione birmana con un’intervista a Aung San Suu Kyi. Da maggio 2008 all’ottobre 2012 è direttrice generale ed editoriale di San Marino RTV. Il 24 aprile 2013 diventa presidente di RaiNet, fino alla sua chiusura nell’anno successivo. Nel 2015 è narratrice della quinta puntata di Techetechete’. Alle Muse racconterà del suo primo romanzo “Vera. E gli schiavi del terzo millennio” ambientato in un’era tecnologica che può diventare nemica e al tempo stesso alleata del genere umano, dove si intrecciano costantemente le vite dei suoi personaggi appartenenti a generazioni differenti. Vera, attivista per i diritti umani, è la protagonista di questo romanzo. Tenace, perseverante e risoluta, al momento della stesura del romanzo è da circa un paio d’anni alla guida di un consorzio che fa parte di una grossa organizzazione internazionale che lavora a favore dei migranti. La trama dell’opera si dipana tra vicende private, minacce e attacchi informatici, attraverso cui la protagonista riesce a trovare la forza e l’energia per lottare contro la criminalità. È proprio grazie alla sua costante battaglia che nel corso della storia, Vera incontra nuovi amici e nuovi nemici, scopre nuovi talenti ed entra in contatto con storie di vita vissuta. La protagonista combatte per contrastare le attività criminali che dilagano a scapito di chi è costretto a migrare. Sono i migranti gli schiavi del terzo millennio, una umanità vulnerabile, invisibile e senza diritti. La manifestazione così come tutti gli eventi al Cortile delle Muse sono aperti alla città di Reggio Calabria e non solo. Appuntamento a domenica alle ore 21.