Domenica 12 maggio Le Muse raccontano una pagina del secondo conflitto mondiale con Cosimo Sframeli
Continuano gli incontri domenicali dell’associazione culturale Le Muse di Reggio Calabria che domani 12 maggio alle ore 18 presso la Sala d’Arte di Via San Giuseppe 19, in prima nazionale, presenterà l’ultima pubblicazione del Capitano Cosimo Sframeli: “Gli eroi dello Zillastro” – I Parà della Nembo – Aspromonte 8 settembre 1943 – Edizione Falzea.
La vita e la morte dei giovani paracadutisti dell’VIII Btg, 185^ Rgt, Divisione Nembo che, in Aspromonte, la mattina dell’otto settembre 1943 si scontrarono con cinquemila anglo-canadesi. Il racconto, esposto grazie a punti di vista diversi, ripercorrendo luoghi, miti, ambienti e avvenimenti socio-militari, mette in evidenza gli ultimi giorni di vita di questi eroi che, sui Piani dello Zillastro, scrissero col sangue questa pagina di storia e, anche dopo la morte, riuscirono a tracciare un percorso di civiltà pacificatrice e liberatoria.
Una storia di coraggio e abnegazione che lascia ammutoliti, dove la vita e la morte si intrecciano al senso dell’onore ed al rispetto della parola data, all’amor di Patria ed alla spartana volontà di donare se stessi.
Il tragico destino dei Parà della Divisione Nembo, non lascia assolutamente indifferenti e pone domande sul perché si sia arrivati a tanta durezza di cuore. La storia, con la sensibilità ed il senno di oggi, sicuramente porta a soluzioni e considerazioni diverse rispetto al periodo in cui si svolsero i fatti e insegna a comprendere i meccanismi del mondo, della società, della vita stessa, nonché ed analizzare il susseguirsi degli eventi con oggettività. Questo è un saggio fuori dagli schemi, che accende i riflettori su una vicenda molto controversa del nostro passato storico, realmente avvenuta e di rado narrata con spirito libero.
La manifestazione vedrà dei momenti di Lettura interpretativa con il Laboratorio diretto da Clara Condello con Francesca Avenoso e Sonia Impalà e prevede la partecipazione dell’editore Paolo Falzea. L’opera, ricca di umana trepidazione, è stata promossa dal Ministero della Difesa e l’imprimatur dell’Associazione Nazionale “Nastro Verde” – Decorati Medaglia d’Oro Mauriziana.