Domani 13 dicembre 2024 incontro sull’Empowerment al femminile e sviluppo sostenibile con l’ambasciatore per l’Italia del Patto Europeo per il clima Giuseppe D’Ippolito
Lamezia Terme, 12 dicembre 2024 – Il Soroptimist Club di Lamezia Terme ha organizzato, in collaborazione con European Climate Pact della Commissione Europea, un programma di discussioni sui temi dello Sviluppo sostenibile nell’Agenda Onu 2030 e nel Green Deal Ue, entrambi finalizzati alla transizione verso e neutralità climatica globale entro il 2050. Il Patto europeo per il clima è un movimento di persone unite intorno ad una causa comune lanciato dalla Commissione europea. Il secondo incontro è previsto per domani, 13 dicembre 2024 alle 18, alla Libreria Tavella a Lamezia Terme, con Giuseppe d’Ippolito, Ambasciatore per l’Italia del Patto Europeo per il clima. In particolare, l’incontro di domani avrà come tema l’Empowerment femminile e sviluppo sostenibile.
L’Empowerment femminile è un elemento chiave dello sviluppo sostenibile e uno dei principi fondanti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Esso rappresenta non solo una questione di giustizia sociale, ma una condizione fondamentale per raggiungere uno sviluppo sostenibile. La piena inclusione delle donne nei processi economici, politici, climatici e ambientali crea una società più equa e resiliente, in grado di affrontare le sfide globali del XXI secolo, come il cambiamento climatico e la povertà.
La conversazione illustrerà come l’empowerment femminile sia un motore essenziale per la sostenibilità. Incorporare politiche che promuovano l’uguaglianza di genere e garantiscano alle donne pari opportunità contribuisce in modo tangibile a ridurre la povertà, promuovere la salute e migliorare la resilienza delle comunità di fronte alle sfide ambientali. Le politiche di genere e le azioni per il clima sono due facce di una stessa medaglia: l’inclusione delle donne nelle strategie climatiche non solo promuove l’uguaglianza, ma migliora la resilienza e la sostenibilità a lungo termine.
“Sarà uno stimolo per incoraggiarci ad andare avanti e a renderci consapevoli su come tutti, in particolare le donne, possiamo guidare il cambiamento – ha spiegato la presidente del club Rachele Iovene – l’uguaglianza di genere e gli obiettivi della sostenibilità ambientale vanno di pari passi e si rafforzano a vicenda. I legami tra genere e ambiente sono riconosciuti sia nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sia negli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss). Lo sviluppo sostenibile deve essere un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali”.