Diritto allo studio disabili: Coscienza, conoscenza e responsabilita’
Come Associazione ADDA,prendiamo atto che dopo la nostra denuncia sulla mancata ripartizione dei fondi del diritto allo studio 2017/2018 (Legge 27/85) del 14.03.2018 con deliberazione del Sindaco Metropolitano n°24 del 19.03.2018 pubblicata il 20.03.201,e’ stato approvato il piano di riparto ai Comuni….da un sommario esame rimaniamo basiti del fatto che nei Comuni di: ANOIA-BIVONGI-BOVA-BRUZZANO ZEFFIRIO-CALANNA-CARERI-CASIGNANA-CIMINA’-COSOLETO-FEROLETO DELLA CHIESA-FERRUZZANO-GIFFONE-LAGANADI-MARINA DI GIOIOSA IONICA-MAROPATI-MARTONE-PALIZZI-PAZZANO-ROCCAFORTE DEL GRECO-ROGHUDI-SAMO-SAN LORENZO-SAN PIETRO DI CARIDA’-SAN PROCOPIO-SANT’ALESSIO IN ASPROMONTE-SERRATA-STAITI-STIGNANO-TERRANOVA SAPPO MINULIO– non esisterebbero alunni disabili che frequentano le scuole dell’infanzia,primaria e secondaria di primo grado, ce lo auguriamo che sia cosi’ ma purtroppo dai dati in nostro possesso ci risulta il contrario…quindi NEGLIGENZA degli Enti preposti!VERGOGNA!!!
Approfondiremo e renderemo pubblici le varie incongruenze(a titolo esempio come si puo’ richiedere materiale educativo e non i fondi per l’Assistente Educativo?)
Per chiarezza la Giunta Regionale con deliberazione n°270 del 20.06.2017 aveva deliberato il Piano Annuale degli interventi per il diritto allo studio 2017/2018 con copertura finanziaria sui capitoli nn.UO331310101,u033131201102,u0331310103 del bilancio 2017 dopodiche viste le ritardate rendicontazioni degli anni precedenti con l’assurdo della ripartizione 2016/2017 avvenuta a scuole chiuse….almeno la nostra denuncia e’ servita a qualcosa.Ribadiamo che gli step sono:entro il 30 Aprile anno precedente i Comuni deliberano il piano di diritto allo studio lo inviano alla Metrocitry ..la quale dopo aver rendicontato i fondi dell’anno precedente e a seguito delibera GR ripartisce i fondi ad inizio anno scolastico in tal modo entro il 30 luglio si rendicontano.Complicato?Da tener presente che trattasi di un contributo per un servizio che,da normativa,tocca ai COMUNI i quali nei redigendi bilanci entro il 31.03 devono prevedere capitoli appositi perche’ e’ impensabile che,per esempio,con 800 € annuali possa essere garantito l’ASSISTENZA EDUCATIVA. e con 0,41 centesimi a pasto la mensa scolastica!