Diritto allo studio alunni disabili:la maggioranza delle Scuole Calabresi prive di figure essenziali
Ancora una volta ci troviamo costretti a denunciare l’inadempienza delle istituzioni riguardo a diritti costituzionalmente garantiti.
Siamo ormai a metà marzo e dobbiamo prendere atto che, in numerose scuole dell’infanzia, primari e scuole medie di grado non sono stati nominati gli assistenti educativi per come previsto dall’art. 13 comma 3 della legge 104/92.
Assistiamo ad un incredibile rimpallo di competenze con i vari enti che, nonostante la chiarezza delle norme, non riescono a dialogare.
È vero che con la soppressione delle province la legge 27/85 è da considerarsi obsoleta e dovrebbe essere aggiornata e integrata con legge 328/2000.
Abbiamo però sempre ribadito che i servizi essenziali devono essere garantiti dai comuni (art 42 DPR 616/77,Tar Brescia 4.2.2010 n°581,Circolare MIUR 3390,Linee guida del 2009,DM 185 del 2006,e non ultima sentenza TAR Sicilia contro Comune di Bagheria). Non e’ accettabile che mentre si sta programmando il diritto allo studio 2016/2017 a causa della mancata rendicontazione giacciano €1.351,680 ripartiti con delibera di GR n°48/2016 solamente alla provincia di Reggio Calabria (futura Città Metropolitana). Oltre alle somme ripartite e decretate con la legge di stabilità 2016.
Alla luce di quanto sopra, ci appelliamo agli organi preposti affinché attivino le procedure nell’interesse esclusivo di quelle fasce di persone che hanno bisogno di servizi, inclusione,benessere e uguaglianza sociale.
Vito Crea-Presidente
Domenico Distilo-Addetto Stampa
ASSOCIAZIONE ADDA