Dichiarazioni del Sottosegretario Durigon all’inaugurazione della sede della Lega a Sant’Eufemia d’Aspromonte
“Desidero ringraziare sinceramente Pino Gelardi, Giacomo Saccomanno e Giuseppe Polimeni per l’apertura di questa sede, poiché ritengo che l’apertura di una sede rappresenti un radicamento nel territorio. Credo che per la comunità e per fare politica, sia necessario avere dei luoghi di incontro. La visione complessiva che mettiamo in campo ogni volta che apriamo una sede è per me più importante di qualsiasi altra attività politica, poiché la politica nasce anche da un luogo fisico. Sfortunatamente, siamo abituati a non avere più un luogo fisico, ma solo un luogo virtuale. Tuttavia, penso che ritornare alle vecchie radici di un luogo fisico sia fondamentale, specialmente con l’uso dei social media. La presenza della Lega qui dimostra che siamo ancora più forti in Calabria, proprio grazie all’apertura di questi luoghi fisici. Non nascondo l’emozione che provo, soprattutto qui in Calabria, perché ritengo che come Lega stiamo portando avanti una campagna economica rivolta a questa regione e al Sud in generale. Questo mi riempie di orgoglio e credo che lo stesso valga per tutti i parlamentari, compresi Domenico Furgiuele e Simona Loizzo, che stanno lavorando duramente in questa fase. Abbiamo anche contribuito a una legge per il ponte e stiamo attualmente lavorando sulla visione di questa finanziaria, in cui abbiamo finanziato l’infrastruttura principale che vogliamo realizzare. E tutto questo è marchiato con il nome di Matteo Salvini. In questi giorni si sta discutendo del Ponte dello Stretto, ma credo che sia un errore considerare solo quella come unica opera. Ci sono 60 miliardi di euro disponibili per le infrastrutture delle regioni Calabria e Sicilia. È fondamentale che noi, come Lega e come amministratori, ci impegniamo al massimo per assicurarci che queste infrastrutture vengano realizzate nel minor tempo possibile, in modo da far crescere finalmente anche il Sud e dare un impulso totale all’Italia, affinché possa tornare a correre come dovrebbe. Non possiamo più permetterci un’Italia a due velocità, poiché ciò porterebbe ad un arretramento tecnologico e innovativo. È necessario che la Lega e gli amministratori diano risposte concrete a queste sfide.”