Di Birre e Birrai: Ambiente, biodiversita’, stili, storytelling
l numero dei birrifici artigianali in Italia negli ultimi dieci anni è triplicato, e supera nel 2022 la quota record di 1.085.
Analogo trend anche in Calabria, dove è cresciuto un movimento di appassionati e consumatori che ricercano anche nelle birre i sentori aromatici dei territori dov’è prodotta.
Si è così sviluppata una filiera, dalla produzione delle materie prime alla loro trasformazione, fino alla vendita al dettaglio; anche in questo caso i dati sono assolutamente incoraggianti, soprattutto in riferimento alla prima parte del processo.
La normativa italiana prevede che si possa definire artigianale “La birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di micro-filtrazione.”
Nell’incontro di giovedì 4 maggio, si parlerà di cosa sta prima, durante e dopo la produzione di una birra.
L’incontro delle ore 15.30 che si terrà presso la Biblioteca residenza universitaria
via Manfroce, trav. III De Nava a RC, è stato organizzato dall’associazione studentesca ARES e da SFYNrc, vedrà la presenza del mondo scientifico rappresentato dai docenti dell’UniRC i prof. Carmelo M. Musarella e Giuseppe Caruso, a seguire ascolteremo le voci dei birrai D. Crea, N. Ferrentino, F. Polito, D. Coluccio, F. Donato.
Ma si parlerà anche di ambiente e riduzione degli sprechi con Marco Giunta, che a Messina con il centro ricerca-azione Ecos-Med, hanno sviluppato una ricerca finalizzata a creare una nuova bio-plastica usando le trebbie di scarto dei birrifici.
Ad avviare l’incontro, Antonino Sgrò presidente Federazione Regionale Dottori Agronomi e Forestali.