Degrado assoluto lungo l’alveo del torrente Piazza nel centro di Lamezia

“Mettendo da parte ogni disquisizione in merito alle competenze degli enti locali, riguardo alle disposizioni normative  sulla manutenzione  dei corsi d’acqua specie in aree urbanizzate, anche per non entrare in un groviglio di rimpalli tra gli uni e gli altri, sembra però che la Regione Calabria nella comunicazione relativa alla  ripartizione delle funzioni  nella materia sopra citata “Problematiche corsi d’acqua”prot. n. 369444 del 12/08/22, assegni alle amministrazioni locali l’onere di provvedere alla manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, funzione peraltro confermata dalla L. R. n. 14/2015 che ha modificato le competenze sui corsi d’acqua lasciando inalterate quelle a carico dei Comuni.

Oggetto di attenzione della presente lamentela è l’intervento lungo il torrente Piazza, ad opera, sembra, della Cooperativa Malgrado tutto per conto del Comune, incrocio via Piersanti Mattarella e Carlo Alberto Dalla Chiesa nelle vicinanze della stazione dei pullman e del mercatino rionale del sabato.  L’intervento atteso, ormai da anni, risale al 19 gennaio u. s. e, come da testimonianza fotografica, si è limitato ad un brevissimo tratto, in prossimità dell’incrocio.

L’alveo, poi, di tutto il tratto del torrente è rimasto inalterato e impegnato come sempre da arbusti, canne, rovi e sterpaglie cresciuti ormai a dismisura. Inoltre i rifiuti di raccolta permangono abbandonati in prossimità dell’argine, determinando situazioni di degrado e pericolo sia sul piano dell’inquinamento ambientale che sotto il profilo igienico-sanitario, compromettendo anche il decoro urbano e comportando ulteriori difficoltà per l’eventuale rimozione e lo smaltimento degli scarti di ogni genere.

 Eravamo e a tutt’oggi ci ritroviamo in una situazione di degrado assoluto, il tutto sotto gli occhi distratti di chi dovrebbe avere il controllo della situazione perché deve responsabilmente risponderne alla città che al contrario ha occhi per vedere.

Piante, rovi, canne ed erbacce continuano ad oscurare completamente la visuale del letto del torrente, a ridosso del quale si dispongono abitazioni e perfino una scuola materna. Il tutto rappresenta anche un rischio per la salute fisica delle persone che vi abitano,  in quanto la suddetta vegetazione è ricettacolo di rettili, topi, ratti e zanzare, pertanto necessita con urgenza di una pulizia completa sempre nel rispetto dei luoghi e del mantenimento dell’habitat per numerose varietà ornitologiche, pulizia delle sponde e argini del torrente, invasi ormai nuovamente dai materiali raccolti, insaccati e disposti lungo l’argine della strada, lasciati alla merce degli avversi fenomeni atmosferici dei giorni scorsi e dei poveri randagi alla ricerca di cibo e pertanto ora di nuovo disseminati dappertutto.

Mi chiedo con molta franchezza quale esempio si dia ai cittadini se si diventa complici di un tale elevato stato di degrado ambientale per come visibile anche nelle foto allegate. Naturalmente le immagini rappresentano solo i cumuli più sostanziosi dei rifiuti che sono sparsi su tutto il tratto.

Suggerirei che in un’azione incisiva di controllo si potrebbero considerare le tecnologie oggi a nostra disposizione, riguardo l’abbandono dei rifiuti che faciliterebbero azioni di controllo e contrasto a questo vero e proprio disastro. Il problema è “chi bisogna controllare?”.

 

Lettera aperta di Ninfa Marilena Vescio, cittadina lametina