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Dal cinema alla politica, passando per il Nobel: l’arte di Gerardo Sacco illumina il mese di giugno.

L’estro artistico della maison Gerardo Sacco si è reso protagonista della prima edizione del Filming Italy Sardegna Festival, manifestazione dedicata al Cinema e alla televisione tenutasi dal 15 al 18 giugno. Un evento che ha catalizzato l’attenzione del panorama artistico nazionale e internazionale grazie all’illustre partecipazione di tantissime stelle appartenenti al mondo dello spettacolo italiano ed estero, tra cui: Sylvia Hoeks e Veronika Logan (madrine della serata), Cristina Comencini, Paola Cortellesi, Stella Egitto, Sarah Ferguson, Josh Hartnett, Gabriele Muccino, Violante Placido, Anna Safroncik e tanti altri ancora.
Una rassegna impreziosita dall’arte del maestro orafo crotonese che ha reso omaggio ai personaggi presenti con un’opera placcata in oro e argento e poggiata su una base in marmo Calacatta extra di Carrara. Sulla sommità della creazione una moneta che ritrae le due maschere della tragedia greca e la cui particolarità risiede nella possibilità di far roteare i due volti aggiungendo un significato volutamente iconico e legato alla teatralità dell’evento.
Tradizione ellenica presente anche nel riconoscimento conferito il 18 giugno al prof. Thomas Sudhof, premio Nobel per la Medicina nel 2013, grazie alla sua scoperta dei meccanismi molecolari e ionici della trasmissione sinaptica del cervello che ha aperto nuove vie per lo sviluppo di farmaci innovativi nel trattamento delle malattie neurodegenerative. Il prof. Sudhof è stato premiato durante la cerimonia che si è svolta nell’Aula Sistina dell’Hassler Hotel di Roma, con la consegna del Pericles International Prize: una targa d’argento sul quale troneggia l’effige di Pericle, accompagnato da un sole rosso che riflette i suoi colori sulle acque blu del mare Ionio.
Un mese ricco di eventi che si è concluso con la consegna del premio “Calabria nel mondo” assegnato alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la quale ha ricevuto una copia del Codex Purpureo Rossanensis realizzata per l’occasione dal maestro orafo crotonese, sottolineando il forte legame con la Calabria, terra della sua famiglia di origine, luogo degli affetti e di valori radicati che ne hanno guidato l’esperienza umana, professionale e politica.