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Dal Canada in Arbëria crotonese: Un Viaggio Straordinario alla Riscoperta delle Proprie Radici

Un ritorno atteso 72 anni: Salvatore Greco e il suo ritorno a Pallagorio

Dopo ben 72 anni, Salvatore Greco ha finalmente fatto ritorno a Pallagorio, un piccolo paese nell’Arbëria crotonese. La sua storia è iniziata nel lontano 1952, quando i suoi genitori decisero di emigrare in Canada, portando con loro il piccolo Salvatore di appena un anno. Da quel momento, non aveva più avuto l’opportunità di rivedere la sua terra natia.

Grazie al supporto della sua famiglia e all’aiuto dell’associazione “Fili Meridiani”, Salvatore ha potuto intraprendere questo viaggio emozionante per riscoprire le sue radici. Nonostante la lontananza, l’amore per la sua terra d’origine ha sempre ispirato e affascinato Salvatore, influenzando profondamente la sua vita e carriera in Canada.

Il successo in Canada e il legame con le origini. 

In Canada, Salvatore è diventato un regista di successo e ha lavorato instancabilmente per mantenere vive le relazioni tra Calabria, Arbëria e Canada. Negli anni ’80, ha fondato la “Prima Alleanza Italo-Albanese di Toronto”, un’organizzazione che continua a operare con grande impegno per promuovere la cultura e le tradizioni Arbëreshe.

Un viaggio tra emozioni e cultura

Accompagnato al MUZÉ Spazio Arbëria, Salvatore ha vissuto momenti di intensa emozione, toccando con mano gli elementi principali della cultura Arbëreshe che aveva conosciuto solo attraverso i racconti dei suoi genitori: i balli, i canti, i vestiti, i riti e le tradizioni. Ogni dettaglio ha riportato alla luce ricordi e sensazioni di una terra mai dimenticata.

Un’accoglienza calorosa e commovente

Ogni incontro con gli abitanti di Pallagorio è stato per Salvatore un’occasione per ritrovare tracce, aneddoti e ricordi dei suoi genitori e dei suoi nonni. La memoria del paese, con la sua capacità di accogliere e custodire, ha offerto a Salvatore un caloroso abbraccio, facendolo sentire nuovamente a casa.

La dichiarazione di Ettore Bonanno

Ettore Bonanno, rappresentante di “Fili Meridiani”, ha espresso la sua gioia per il ritorno di Salvatore: “È stato un onore e un privilegio aiutare Salvatore a riscoprire le sue radici. La sua storia è un potente esempio di come le nostre origini possano continuare a vivere in noi, anche a migliaia di chilometri di distanza. Vedere la commozione e la gioia nei suoi occhi ci ha ricordato l’importanza della nostra missione: mantenere viva la cultura Arbëreshe e creare connessioni durature tra le generazioni.”

 
 
 
 

“Il lavoro che facciamo come Fili Meridiani è anche quello di supportare chi vuole ritornare e conoscere le proprie radici, storiche e famigliari. Offriamo un’assistenza multilingue (Inglese, Tedesco, Francese, Spagnolo e Albanese) e identifichiamo gli elementi principali che interessano i nostri ospiti per rendere il loro viaggio alla scoperta delle radici più completo possibile. Questa è una nuova frontiera per i paesi, per le aree interne.”