Da FDI solo parole che confermano preoccupazioni

De Nisi e Graziano: «Al netto della coreografica replica la delegazione di Consiglieri regionali, Assessori e Parlamentari non smentisce nemmeno una virgola della nostra denuncia»

 

CATANZARO – Lunedì, 2 Settembre 2024 – Per Governare servono idee, visione e coraggio delle proprie azioni. Facciamo ammenda che Fratelli d’Italia continua a girare attorno al problema e a non dare risposte su un argomento cruciale per lo sviluppo del sud ma soprattutto evidenzia, al suo interno, grandissime contraddizioni che – fossimo al posto degli elettori del partito della Meloni – creano non poco imbarazzo. I fondi distratti dall’Alta Velocità e dalla Sanità in Calabria per andare a rimpinguare il fondo della Zona Economica Speciale (ZES) saranno ripristinati, sì o no?

 

È quanto continuano a chiedere i consiglieri regionali Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, rispettivamente segretario e presidente di Azione Calabria, intervengono duramente in risposta alla nota congiunta a firma di una rappresentanza istituzionale di Fratelli d’Italia, sollevando questioni che il partito di maggioranza sembra eludere consapevolmente.

 

È evidente come il Governo centrale, guidato da Fratelli d’Italia – dicono -continui a ignorare il Sud, manipolando fondi cruciali come quelli per l’alta velocità o ancora per riqualificare il diritto alla salute, dirottati verso le ZES a scapito delle nostre reali esigenze infrastrutturali. Questo non è che l’ennesimo capitolo di un progetto che mira a derubare il meridione, ignorando volutamente le nostre istanze.

 

Quello che è più grave, però, è l’analisi politica. FDI si permette di indicarci come fuori contesto nel Consiglio Regionale, quando il loro stesso alleato in Regione, Forza Italia, non è assolutamente distanze dalle nostre posizioni su questo e su altri temi come l’Autonomia Differenziata. Allora, chi è davvero fuori posto, noi che difendiamo il territorio e la coerenza, o voi che giocate su due tavoli a seconda dei meccanismi di potere?

 

Non è altro che secessionismo mascherato il tentativo di sminuire il meridionalismo. Un partito che si dichiara patriottico dovrebbe abbracciare tutto il Paese, non ridicolizzare la lotta per condizioni di vita e opportunità paritarie. Ridurre il meridionalismo a uno stigma è il riflesso di un nordismo strisciante che danneggia l’unità della Nazione e che purtroppo ha rinnegato anche l’animo nazionalpopolare interpretato dalla Meloni.

 

Quindi, se i colleghi deputati, assessori e consiglieri regionali di Fratelli d’Italia sono certi che stiamo sbagliando, c’è solo un modo per dimostrarlo: ripristinate gli oltre 4,6 miliardi di Fondi strutturali sottratti al Sud, ristabilire quelli per l’alta velocità e per la Sanità; e dare alle imprese ragioni concrete per investire in Calabria. Fino a quando le nostre regioni resteranno penalizzate sul fronte infrastrutturale, il vostro silenzio non farà che confermare il vostro tradimento delle promesse di equità e sviluppo. Perché – concludono Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano – non basta dare un benefit alle imprese che investono al Sud se poi quel Sud rimane irraggiungibile e senza servizi.