Da Cheese 2023 il Parco D’Aspromonte invita tutti a scoprire le straordinarie risorse

L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, con la collaborazione di Slow
Food Reggio Calabria e Slow Food Calabria che hanno progettato le
attività, per quattro giorni ha dedicato spazio alle “forme del latte” e a
quello che ruota intorno al mondo caseario sul territorio montano
reggino.
Grazie ai pastori e ai produttori, con orgoglio il Parco ha fatto conoscere una varietà
straordinaria di caci a latte crudo, dando spazio alle storie delle comunità che lo
abitano.
La tematica dei “prati stabili” dell’Aspromonte è stata centrale, una riflessione
sostanziale sull’importanza che la preziosa biodiversità dei prati è fondamentale per
la salvaguardia e la cura degli ecosistemi, ambienti di una montagna tra due mari
che hanno esaltato la differenza tra i formaggi derivati dai diversi animali (vacche,
pecore e capre) e dalle differenti aree montane di pascolo: la Limina, lo Zomaro, la
Bovesia.
La partecipazione di esperti, dei Cuochi dell’Alleanza e di animatori culturali ha reso
possibile affrontare e approfondire i temi dell’agrobiodiversità e della sostenibilità
ambientale, facilitando un dialogo condiviso sul valore antropologico dei riti
tradizionali legati alla pastorizia e alla produzione dei formaggi.
Ma non si è parlato solo di formaggi nello stand del Parco, l’area aspromontana e
pre-aspromontana ha fatto conoscere al pubblico attento e curioso dell’evento di
Bra, anche i sentieri e i boschi, i percorsi naturalistici e i borghi, i pani e i grani, i mieli
e i vini, la frutta e l’olio, gli ortaggi e i salumi, gli aromi. Un patrimonio
enogastronomico ricco, da valorizzare e far conoscere a un pubblico sempre più
vasto.
Condotta Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica Aps – C.da Cafari, 10 – 89131 Reggio Calabria
reggiocalabria@network.slowfood.it – slowfood.reggiocal@gmail.com
Dopo i quattro giorni di CHEESE, è forte l’esigenza di considerare il mondo della
pastorizia in Aspromonte come prospettiva di progresso sia economico che sociale,
sostenendo chi crede culturalmente e progettualmente nel futuro di questo
straordinario lembo appenninico.
Le voci spezzate dall’emozione di Marcello e Giovanna, di Rocco e Raffaele, di Mattia
e Francesco, voci vibranti e appassionate chiamate a raccontare le proprie storie,
hanno narrato una Calabria vera, difficile, selvaggia, contraddittoria e affascinante.
Unica. Una Calabria di “restanza” che accoglie a braccia aperte chi ha deciso di
continuare a viverla.