Cutro: 26 febbraio un anno di attesa, ancora senza un indagato per i mancati soccorsi
E passato un anno dalla tragedia, ed ancora non si vede un solo responsabile della morte di 94 vite umane, accertato che dopo l’avvistamento del “Summer Love”, da parte dell’aereo di frontex e la trasmissione a tutte le sale operative europee e italiane il giorno prima della tragedia della traversata nel mediterraneo, il monitoraggio spettava a Roma.
Nessuna risposta sempre il giorno prima, all’offerta di un aereo per aiutare i soccorsi e nessuna richiesta di fare ulteriori accertamenti e pervenuta dal nostro bel paese con l’aggravante che pure nella sala europea a Varsavia in servizio vi erano due italiani, e nessuno dei due ha comunicato la pericolosità della traversata, alla luce della certezza che nella pancia dell’imbarcazione ci fossero vite umane.
Bel paese il nostro che doveva conoscere obbligatoriamente le procedure di intervento SAR ma ha fatto orecchie di mercante, che stabiliscono chiaramente che per situazione di pericolo, si intende una situazione in cui si può ritenere, con valutazione reale ed obbiettiva, che una persona sia minacciata da un grave ed imminente pericolo di perdita della vita.
Invece, prima chi stava nella sala operativa europea, poi in quella italiana hanno pensato bene di dormire al posto di mettere in moto le unità di soccorso, l’unica cosa che hanno saputo fare la stessa notte che la gente perdeva la vita aggrappata ad una tavola; rimpallarsi le responsabilità.
Non sono stati capaci nemmeno subito dopo il naufragio, -quando è stata decretata l’operazione di ricerca e soccorso, mettere in mare qualche unità navale limitrofa il mare “guasto” era navigabile: dormivano mentre la gente affogava ! ma ce di più, sempre dai documenti ufficiali da frontex : dopo la tragedia, l’agenzia ha chiesto alle autorità italiane informazioni sull’attività di monitoraggio intrapresa dopo la segnalazione senza acquisire risposte. Anche dopo dormivano, oppure le direttive del governo erano quelle di NON intervenire?
Un dato è più che certo che, la capitaneria di porto era stata avvisata, la guardia di finanza era stata anche lei allertata, tutte e due sono rimaste a letto ( febbraio freddoloso ) senza nemmeno porsi il problema di recarsi sul posto in aiuto, anzi hanno fatto di peggio hanno manipolato a posteriore i fogli di marcia e le comunicazioni tra enti – una imbarcazione è uscita ma il mare era agitato (sic) l’altro ente dello stato aveva avvisato le capitanerie limitrofe a crotone ma nessuno è uscito a mare. Era notte e bisogna riposare! Mentre la barca ancora galleggiava! Lo provano i filmati!
Ma se il governo non sente alcun rimorso o coscienza sporca, lo invitiamo almeno a rimanere in quiete senza offendere l’intelligenza del paese con dichiarazioni false “” piantedosi: Dopo l’intercettazione, le autorità italiane, responsabili di decidere se avviare un’operazione di ricerca e salvataggio (Sar), hanno effettuato un pattugliamento di polizia, inviando nella zona due navi della Guardia di Finanza”” quando dove caro ministro ce lo dica! oppure lo vada a dire ai superstiti oppure a quei poveri pescatori che si trovavano soli su quella spiaggia.
Oppure falsità su falsità dalla presidenza del consiglio: la presidente meloni aveva dichiarato alla stampa che “nessuna comunicazione di emergenza è arrivata alle nostre autorità da Frontex”. (!) Le uniche comunicazioni che siete stati capaci effettuare sono quelle di annotare successivamente sulle carte italiane i fatti, a modo vostro, o dichiarare che vi erano state varie comunicazioni di attività di soccorso quella notte, mentre sul server in uso alla Guardia di Finanza non veniva ritrovata alcuna traccia audio.
Sappiamo benissimo come andrà a finire con la giustizia italiana! Ci auguriamo solo che chi ha deciso di NON intervenire per salvare quei bambini, quelle mamme e quei papà, nel silenzio della notte nelle vostre case vi sentiate gli occhi di quegli infelici che vi scrutano pietosamente – cosi come li abbiamo visti noi quella notte! Catanzaro lì 23 febbraio 2024 j/A