COVID 19: “Immunità di gregge” disprezzo dell’essere Umano.

Dall’inizio della pandemia, in Italia, tutti i mezzi di comunicazione a cadenza giornaliera, parlano della così detta “immunità di gregge”, termine questo che si addice molto alla specie dei ruminanti ma che mal concilia con l’essere cittadino, uomo o donna che sia. Non v’è dubbio che colui il quale ha coniato questo ignobile temine “immunità di gregge” nutre un fortissimo disprezzo nei confronti del genere Umano, identificando l’uomo e la donna negli animali a rischio d’estinzione, bisognosi di un vaccino per la loro immunizzazione, così come avviene per gli ovini e bovini. Invero, non si comprendono le ragioni per le quali non è stato usato un termine differente come ad esempio “immunità di popolo”, sicuramente più appropriato e rispettoso per l’essere pensante. Se per un verso il termine “immunità di gregge” rappresenta un’offesa alla popolazione di uno stato, per l’altro verso invece, rappresenta il reale comportamento posto in essere dalla gran parte di essi, in netta sintonia con quello delle pecore, nell’uniformità del gregge. L’idea del “popolo gregge” da immunizzare, sicuramente ha preso piede a seguito dell’analisi comportamentale dell’Uomo, poco attento alla crescita culturale ed ai valori sociali e della famiglia, molto interessato alle distrazioni di massa attraverso programmi demenziali stile grande fratello e social di ogni genere che contribuiscono all’isolamento della persona con gravi conseguenze dal lato psichiatrico. Se oggi accettiamo passivamente tutto ciò che ci propinano, significa che in noi qualcosa non va. La mancata ribellione alle follie di coloro che ci governano e la disinteressata opposizione alle pressioni ingiustificate sui diritti inviolabili dell’uomo, evidenziano lo stato di soggezione del cittadino nei confronti di coloro i quali immeritatamente ci amministrano e decidono le nostre sorti. Per farla breve il detto “ogni popolo ha il governo che merita” calza a pennello, in particolar modo nel periodo attuale dove la classe politica ha raggiunto livelli di degrado altissimi, per non parlare dell’inefficienza e dell’ignoranza. È ovvio che la colpa ricade solo ed esclusivamente su chi esercita il voto, poiché in ogni tornata elettorale si fa abbindolare dalle false promesse dei politici attori che puntualmente, come una sequenza consuetudinaria, recitano sempre la stessa filastrocca pur di strappare il consenso sperato. Purtroppo non ci attendono tempi migliori, anche perché non vi è la volontà di rompere gli schemi preconfezionati ed uscire dal gregge per rendersi protagonisti, così fino a quando l’elettorato non raggiunge la consapevolezza di votare per l’interesse di tutti e non per il proprio, i nostri figli saranno costretti a vivere nell’ombra in una società peggiore.

Avv. Carlo Salvo