Covid-19, didattica a distanza: Interventi mirati per arginare fattori di esclusione

Dichiarazione del presidente ADICONSUM Calabria Michele Gigliotti)

 

Il 46% delle famiglie calabresi non possiede né pc né tablet, da questo dato drammatico reso noto dall’Istat bisogna partire per gestire e risolvere al meglio tutte le problematiche relativa alla didattica a distanza, essenziale in questo momento per garantire a tutti gli studenti il diritto allo studio. Ad affermarlo Michele Gigliotti presidente ADICONSUM Calabria.

Le azioni del Governo che attraverso il MIUR trasferisce risorse alle scuole per l’acquisto di tablet da destinare agli alunni economicamente più disagiati, gli interventi della Giunta regionale della Calabria che ha annunciato l’acquisto di 25.000 tablet da consegnare alle famiglie in difficoltà così come le azioni dei Comuni anch’essi impegnati in questo senso, unitamente ad altri enti e associazioni, rischiano di trasformarsi in interventi-certamente meritori- ma di per sé poco risolutivi se non coordinati da una regia centralizzata. Il pericolo di trovarsi di fronte a “provvedimenti fotocopia” con il rischio di non utilizzare nel giusto modo e con la necessaria trasparenza le risorse economiche che con fatica si stanno mettendo in campo rappresenta un pericolo che oggi più che mai non possiamo correre.

Adiconsum anche in Calabria è in prima linea e partener del progetto ministeriale nessuno e-scluso per colmare il divario digitale dei consumatori più fragili. Il progetto intende fornire informazione e tutela ai consumatori con l’obiettivo di arginare “fattori di esclusione” come disabilità, povertà e scarsa conoscenza delle tecnologie digitali che spesso impediscono o limitano le attività più semplici e la conoscenza di informazioni che potrebbero migliorare la qualità di vita delle persone.

In tal senso- afferma Gigliotti – Non ci si deve solo occupare di fornire alle famiglie calabresi più fragili tablet e pc, ma è necessario che in ogni casa sia presente un collegamento ad internet. Non avrebbe senso mettere a disposizione uno strumento informatico di ultima generazione se poi non vi è una connessione web necessaria ai ragazzi per seguire le lezioni, apprendere e continuare il proprio iter formativo. Ormai è certo che questo anno scolastico, purtroppo, continuerà con la modalità a distanza: siamo certi che sarà rispettata la giusta tempistica nella consegna dei tablet a tutti gli studenti nel giro di pochissimi giorni? Siamo sicuri che a tutti sarà garantita l’opportunità di avere a disposizione internet nel brevissimo periodo?

Per questi motivi, soprattutto in Calabria, è necessario istituire al più presto il CRCU che- unitamente a tutti gli altri soggetti impegnati in questo ambito-  stabilisca priorità e necessità per evitare appunto fallimentari “provvedimenti a pioggia” che alla lunga diventerebbero deleteri. Il ruolo centrale del CRCU –prosegue Michele Gigliotti- può e deve quindi essere fondamentale. Garantire ai giovani studenti calabresi gli stessi strumenti didattici utilizzati da tutti i ragazzi italiani è assolutamente doveroso perché c’è in gioco il futuro dei giovani calabresi, perciò è necessario- sia adesso ma soprattutto appena sarà finita l’emergenza sanitaria- non aspettare oltre e puntare alla digitalizzazione. Questa rappresenta l’unica vera arma che può aiutare la ripartenza scolastica e culturale della nostra Regione avendo come faro la trasparenza e la diligenza del “bonus pater familias” nell’amministrazione dei fondi pubblici a tale scopo destinati.