Si è svolto qualche giorno fa presso l’Auditorium del Liceo Scientifico Statale G. B. Scorza di Cosenza un interessante convegno dal tema:
“SCUOLA, FAMIGLIA E GIOVANI: UN DIALOGO POSSIBILE TRA RISORSE E CRITICITA’”.
Motto del convegno: “Le fondamenta di ogni stato sono l’istruzione dei suoi giovani” (Diogene di Sinope).
L’evento afferente al progetto realizzato dalla commissione distrettuale, denominata “Etica e Deontologia Professionale” del Rotary Distretto 2102 della Calabria, presieduta da Ferdinando Perelli del Club di Palmi, con i componenti Piera Belcastro, Miryam Costa, Antonino Morabito ed Anna Straface, e con la collaborazione della Prof.ssa Angela Costabile, dell’Università della Calabria.
Relatrici del convegno la stessa Angela Costabile e la Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo dell’Università della Calabria.
Presenti autorità rotariane, nelle persone della Governatrice del Distretto 2102, Maria Pia Porcino e del Governatore eletto, Dino De Marco
Inoltre l’evento ha registrato la presenza dei presidenti dei club Rotary di appartenenza dei membri della Commissione: Diego Ricciardi del Club di Palmi, Adriana Grispo del club di Corigliano Rossano Sybaris, Flora Maria Ritacca, del club di Rende; Maria Francesca Valente, Rdel club di Cosenza Sette Colli.
Presenti altresì autorità scolastiche ed universitarie: la Dott.ssa Loredana Giannicola – Provveditore Dirigente Uff. Scolastico Reg. per la Calabria Area Cosenza; la Dirigente Scolastica del Liceo Scorza, Prof.ssa Rosanna Rizzo; la Dott.ssa Maria Mirabelli, delegata del Dott. Roberto Guarasci – Direttore DiCES Università della Calabria.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del Presidente della Commissione, Ferdinando Perelli ed i saluti istituzionali; si sono succedute le relazioni della Prof.ssa Costabile e della Prof.ssa Di Bartolo, le quali hanno interagito in proficuo confronto con gli studenti del Liceo presenti in sala sotto la conduzione della moderatrice, Dott.ssa Denise Ubbriaco.
Il progetto è partito dall’enunciazione del principio che l’istituzione scuola, quale luogo di istruzione e formazione dei giovani, rappresenta il pilastro e la base fondante di ogni società civile ed evoluta, e, dunque, rappresenta il futuro della nazione.
Partendo da tale principio generale, è stato rilevato come la scuola oggi è costantemente impegnata nella gestione di problemi di rilevante complessità, dovuti ai profondi mutamenti che hanno interessato la società negli ultimi 20 anni, in particolar modo il cambiamento emotivo e comportamentale dei giovani, dovuto sia al mutamento della società stessa che della famiglia, intesa come pilastro della struttura sociale, sia ad una epocale rivoluzione alla quale abbiamo assistito nel corso degli ultimi 10 anni, quella della evoluzione tecnologica nel campo delle comunicazioni, con ovvio riferimento ai social, con effetti certamente positivi ma altrettanto certamente anche negativi.
A tale ultimo riguardo, di particolare rilievo sono stati gli interventi degli studenti presenti in sala, che hanno voluto affermare il dato ineludibile della esistenza del fenomeno del Cyberbullismo e degli effetti devastanti che esso può provocare nei giovani, con effetti ancora peggiori rispetto al bullismo praticato in presenza.
I preziosi interventi delle relatrici sono stati invece improntati all’approfondimento dei rapporti delle famiglie degli studenti con le istituzioni scolastiche, e ad una indagine mirata alle modalità ed alla frequenza dell’uso dei social, con specifico riferimento a fenomeni di cyberbullismo.
Con tale progetto il Rotary ha, dunque, voluto aprire una finestra di dialogo all’interno della scuola, al fine di avviare un confronto aperto sul tema dei rapporti tra i dirigenti scolastici e gli insegnanti, da un lato, e, dall’altro, gli studenti e le loro famiglie, affinchè vengano delineati i ruoli delle parti che fra loro interagiscono nell’ambito della istituzione scuola, ed affinchè fosse affermato e compreso il concetto che in una società democratica e matura, proprio la definizione di tali ruoli, è presupposto necessario ed indispensabile affinchè possa affermarsi – e progressivamente crescere – l’etica della legalità e del rispetto delle regole, condizione, questa, a sua volta, unica ed essenziale a garantire la corretta formazione culturale e civica dei ragazzi, contro l’ignoranza, l’arbitrio ed ogni forma di ingiustizia.
Dopo gli interventi della Dott.ssa Rizzo e della Dott.ssa Giannicola, riguardanti proprio i rapporti tra le famiglie degli studenti ed il corpo docente, e dell’Avv. Leda Badolati, sui profili penali incontro ai quali anche soggetti minori possono incorrere in ipotesi di reati inerenti il cyberbullismo; i lavori sono stati conclusi dalla Governatrice Maria Porcino, la quale, analizzando le mutate modalità di confronto sociale tra i giovani in forza dell’innovazione tecnologica e del prossimo avvento dell’intelligenza artificiale, ha voluto ancora una volta sottolineare il valore etico dei principi ai quali l’istituzione scuola si conforma nel processo educativo di formazione dei giovani.