Corigliano-Rossano: il futuro capoluogo di una Calabria che vuole rinascere con Stasi governatore della Calabria
di Maria Elisa Romano, Direttivo Calabrese Europa Verde
Corigliano-Rossano è una città che guarda al futuro con coraggio e visione. La sua unione, frutto di una scelta strategica e lungimirante, ha dimostrato che i calabresi possono guardare oltre le divisioni, oltre gli interessi personali, per costruire un territorio più forte e competitivo. È arrivato il momento di compiere un ulteriore passo: riconoscere Corigliano-Rossano come capoluogo di provincia e investire sul suo ruolo centrale per lo sviluppo della Calabria.
Le dichiarazioni di Maria Elisa Romano
«Corigliano-Rossano rappresenta oggi il simbolo di una Calabria che vuole risorgere dalle proprie difficoltà. Diventare capoluogo significherebbe consolidare le sue potenzialità e garantire servizi migliori non solo ai suoi cittadini, ma a tutta la regione. Non è più tempo di difendere campanilismi superati: serve una visione d’insieme per costruire il futuro della Calabria.»
«In questo percorso, Flavio Stasi rappresenta una figura cruciale. È l’unico amministratore calabrese che ha avuto il coraggio di opporsi alle logiche della piccola politica che per troppo tempo hanno bloccato il progresso della nostra regione. La sua leadership, fatta di concretezza, trasparenza e passione, è ciò di cui abbiamo bisogno per cambiare realmente le cose.»
Un’opportunità per tutta la Calabria
«Europa Verde sostiene con convinzione il ruolo di Corigliano-Rossano come nuovo capoluogo e la candidatura di Flavio Stasi come prossimo governatore della Regione Calabria. La sua figura può rappresentare l’unione delle forze progressiste, capace di opporsi agli interessi di pochi e di mettere al centro il benessere di tutti i cittadini calabresi. È il momento di guardare avanti con coraggio, e Stasi è l’uomo giusto per guidarci in questa sfida.»
«La Calabria non può più permettersi di restare indietro. Corigliano-Rossano ha già dimostrato che l’unità fa la forza: ora è tempo di fare un ulteriore passo e di dimostrare che questa forza può trasformare non solo una città, ma l’intero territorio regionale.»