Il contributo della Calabria sul futuro della politica di coesione
Rafforzare la comunicazione e la visibilità dei fondi strutturali nel prossimo ciclo di programmazione dei fondi strutturali europei.
E’ il tema principale al centro del paper presentato dalla Regione Calabria a Mons, in Belgio, durante il “Meeting of the INFORM and INIO networks of EU cohesion policy communicators”, l’incontro annuale europeo dei responsabili nazionali e regionali della comunicazione della politica di coesione.
Facendo tesoro delle esperienze accumulate dalla Regione Calabria nella gestione del POR, il documento propone una serie di spunti e riflessioni su come irrobustire, sia sotto il profilo regolamentare che operativo, le attività di comunicazione e informazione dei programmi operativi regionali dopo il 2020.
L’incontro del network del comunicatori europei è stato aperto da Agnès Monfret e Dana Spinant, rispettivamente Capo Unità e Direttrice responsabili della comunicazione dei fondi strutturali presso la Commissione Europea. Entrambe hanno raccontato le iniziative programmate nel 2018 per celebrare i 30 anni della politica di coesione, sottolineato l’importanza dei contributi delle regioni.
La mattinata è proseguita con l’intervento di Vitaliano Barberio e Davide Baruzzi, che hanno presentato i primi risultati del progetto di ricerca Perceive finanziato dal programma Horizon 2020, sulla percezione dei fondi, al quale la Calabria partecipa come “caso studio”. Matteo Salvai, coordinatore della rete per la Commissione Europea, ha infine coordinato un workshop dedicato alla valutazione degli strumenti di comunicazione forniti dalla Commissione alle Autorità di Gestione.
Il paper della Calabria è stato discusso dalla responsabile della comunicazione del POR Calabria Ivonne Spadafora e illustrato dall’esperto Francesco Molica,nel pomeriggio all’interno del workshop “Collecting new ideas Post-2020 communication rules” introdotto da Alexander Ferstl, della Direzione Generale Politica Regionale e Urbana.
Al di là delle specifiche proposte, ad esempio quella di adottare un codice europeo di condotta per le operazioni di informazione e comunicazione o prevedere che tutte le autorità di gestione si dotino di una strategia/policy per i social media, il messaggio generale del paper è che, in continuità con l’enfasi conferitale da questa programmazione, la comunicazione dei fondi dovrebbe essere nel prossimo ciclo elevata ad aspetto centrale dei processi di programmazione, in virtù dell’importanza che riveste.
Le idee presentate dalla Calabria hanno suscitato diffuso interesse ed una parte di esse potrebbe essere recepita a livello comunitario nei regolamenti post 2020. f.d.