Consuelo Nava, la docente della Mediterranea si colloca nel panel internazionale come tra le massime esperte di sostenibilità e innovazione applicata ai processi di transizione ecologica e digitale
Ancora impegnata con la Biennale di Architettura 2021, la ricercatrice e docente della Mediterranea, dopo la partecipazione come curatrice dello spazio al Padiglione Italia, “S2Home – Digital/Human. Effort in transition”, viene invitata come relatrice agli eventi in calendario fino a conclusione della Mostra Internazionale in novembre 2021.
“L’esperienza che abbiamo vissuto a Venezia, è stato davvero un grande riconoscimento per l’attività svolta in quasi vent’anni di ricerca e sperimentazione in uno scenario molto accreditato. Dall’importantissimo evento organizzato lo scorso 11 giugno, dal Padiglione Italia “Comunità Resilienti” il Carolea Event, che ha visto relatori provenienti da scuole italiane e europee discutere sul tema della transizione e delle sfide presentate in mostra, emerge l’importanza di un contributo molto radicale alla scienza, all’architettura e ai cambiamenti degli scenari di transizione, che può provenire dagli studi e dalle ricerche che conduco alla Mediterranea, con giovani ricercatori, colleghi, in partnership con altri gruppi di ricerca nazionali e internazionali e quando si riesce in Terza Missione, con soggetti del territorio.” Così la ricercatrice reggina, che in questo anno ha ottenuto importanti riconoscimenti di carriera accademica e scientifica, commenta questo tempo che la vede relatrice invitata ogni mese fino a chiusura della mostra internazionale a novembre, con contributi in sei eventi internazionali che discutono intorno al tema del ruolo della sostenibilità, dell’innovazione negli scenari di transizione e di resilienza per il progetto avanzato e trasferito allo sviluppo di nuovi modelli circolari per la transizione ecologica e digitale.
Un impegno che conferma e riconosce la studiosa e l’architetto Consuelo Nava tra le massime esperte nel settore delle tecnologie avanzate che abilitano i processi di sostenibilità e innovazione in contesti internazionali; i suoi studi e scritti sul rapporto tra circolarità delle risorse e cambiamenti climatici affrontati nelle ricerche concluse e quelle in corso, nell’attività di formazione e di convegnistica, hanno prodotto risultati riconosciuti e accreditati, così come le sperimentazioni che hanno prodotto prototipazioni di progetti e di prodotti di innovazione.
“In questo tempo ricevo molti inviti e richieste di partecipazione a proposte di ricerca a livello internazionale e a programmi internazionali di masterclass per tenere lectio sui temi, a comitati scientifici di collane editoriali e di convegni internazionali. Anche la produzione di video-contributi per programmi di disseminazione internazionale. L’attività che mi sta davvero impegnando moltissimo è la richiesta da parte di riviste scientifiche internazionali di referaggio dei contributi, a numeri speciali sui temi di mia ricerca. È un modo per conoscere come si muove il dibattito davvero in tutto il mondo e dare il mio contributo di indirizzo e di riflessione critica a studiosi che svolgono attività di ricerca.”
La ricercatrice della Mediterranea, che è anche la delegata alla Ricerca e Terza Missione del dArTe, tra le ricerche in corso che la impegneranno nei prossimi anni conduce un team di lavoro per “Medways”- la ricerca con un cluster internazionale di oltre 100 studiosi condotto dal prof.M.Ricci con l’Università di Trento e l’Accademia dei Lincei – con una propria proposta sul rapporto tra cambiamenti climatici, inondazioni e scenari di futuro per le coste joniche e tirreniche della Calabria. Un modo di trasferire i più alti studi anche al territorio, che è tra le caratteristiche con cui Consuelo Nava, svolge la sua attività di scienziata e progettista con esperienze nella ricerca sperimentale, nella formazione e nella didattica per gli studenti in architettura e dottorandi e giovani ricercatori, con le attività svolte con il laboratorio universitario ABITA e la start up PMopenlab.
Tra gli ultimi accreditamenti che ne riconoscono le attività a livello nazionale e internazionale, l’invito a far parte del comitato tecnico-scientifico di esperti per il documento ISPRA/SNPA sulla “Valutazione integrata dell’ambiente urbano”, per la sezione: processi circolari, che guiderà i prossimi processi di valutazione delle città italiane vivibili, resilienti e circolari; l’accreditamento per i risultati della ricerca PVCUpcycling nell’Atlante europeo dei 100 casi di eccellenza riconosciuti da Horizon2020/Cresting sulle filiere produttive di economia circolare; la partecipazione come membro del Tavolo Nazionale sullo Sviluppo Sostenibile del Ministero della Transizione Ecologica per i progetti sulle Agende Metropolitane.