Condivisione, innovazione e futuro al “making day” di Pensando Meridiano.

«Abbiamo fatto tanto in questi tre anni. Ritrovandoci con passione ed impegno sui territori ed incontrando persone, abbiamo promosso progetti ed azioni di innovazione che ambiscono ad innescare il cambiamento a partire dal presente, ma guardando al futuro. Ed abbiamo creato un network competente di giovani under 35 a Sud, caratterizzato da scambio di conoscenze e relazioni, accrescimento di capacità e curriculum, opportunità scientifiche e professionali costruite e non aspettate. Così invitiamo i giovani reggini, calabresi e meridionali perché si mettano in gioco con la stessa missione di Pensando Meridiano: un futuro davvero competente e giusto per la coesione e la sostenibilità». In occasione dell’evento “Making Day_The laboratory city”, svoltosi venerdì 8 luglio al “Palmarium” di Palazzo Campanella, Giuseppe Mangano non ha nascosto l’emozione per i tre anni di vita dell’associazione e l’orgoglio per quanto compiuto al Sud, nel resto d’Italia e in Europa. «L’associazione ha oltre cinquanta componenti tra Calabria e Sicilia e un laboratorio permanente con soci connettori anche all’estero» ha aggiunto il presidente di Pensando Meridiano che nel corso del suo intervento ha accompagnato il suo pensiero con l’illustrazione della  “Mappa dell’impatto-Regenerative city” dei tre anni di azione dell’associazione, con un video e la comunicazione sociale che ormai è il brand dei giovani meridiani.

Uno scambio con i presenti, con l’entusiasmo della nutrita e coinvolta platea di giovani, cittadini attivi e realtà associative che in questi tre anni hanno condiviso valori, impegno, passione, progetti ed azioni con il laboratorio. Ospitati dal bellissimo giardino del Consiglio regionale, si è condiviso un bilancio umano, civile, scientifico e culturale, sia relativo all’innovazione sostenibile urbana e sociale che alla crescita delle competenze con profili europei promosse da Pensando Meridiano e si è rilanciato per l’immediato futuro presentando le azioni già in cantiere. Per questo tra i presenti ci sono stati anche alcuni osservatori attenti ed attivi nell’ambito dei progetti di innovazione culturale e imprenditoriale, interessati a collaborare con l’associazione.

Così il presidente Mangano ha ricordato la rete di relazioni con associazioni, imprese, docenti, esperti, professionisti, enti intessuta dentro e fuori i confini italiani e la recentissima istituzione del “Laboratorio digitale”; la partecipazione di soci di Pensando Meridiano ad esperienze internazionali quali la “Summer school” di Bruxelles sul tema dello sviluppo territoriale e lo Iaac di Barcellona sui temi dell’innovazione delle città sostenibili in era globale.

Un triennio così denso tanto da diventare argomento di “The Laboratory City. Sustainable Recycle and key enabling technologies, vol. 25”, libro curato dalla professoressa Consuelo Nava e facente parte della collana “Recycle Italy”, ricerca che coinvolge numerose università italiane ed europee. «In questo testo le mie teorie e quelle di illustri colleghi costruite sulle tattiche dell’associazione. Quella di Pensando Meridiano è una resistenza stoica, mossa dalla passione per la conoscenza e dalla voglia che il futuro si costruisca davvero con questi giovani. Siamo considerati una delle realtà più belle del Sud Italia e siamo osservati a livello europeo da esperienze referenziate. Il segreto è stato chiedere a noi stessi di non farci ne’ coinvolgere, ne’ offendere dalla bruttezza e dall’accontentarsi. Abbiamo innovato con lo scopo della “bellezza” dell’agire, del confrontarci e del costruire percorsi di competenza sui territori. Sempre all’insegna della qualità, è così che facciamo innovazione come si fa in Europa. Pretendere che il cambiamento avvenga per il valore di senso che mettiamo nei progetti e per la sfida alta che ci poniamo, è un nostro diritto a cui non possiamo rinunciare. Sappiamo di essere di parte…» è stato il commento finale della professoressa Nava. La festa è proseguita con il social drink, in un clima fertile e sereno di grande proiezione e futuro.