Santa Cristina D’Aspromonte, comunali 2023. Caminiti rompe gli indugi: “mi candido a sindaco”
Il consigliere comunale d’opposizione, Saverio Caminiti rompe gli indugi e annuncia la sua candidatura a sindaco di Santa Cristina d’Aspromonte alle elezioni amministrative del prossimo 14 e 15 maggio. Forte del supporto di un gruppo che crede nel suo progetto e che comprende vecchi e nuovi sostenitori, anche tra i giovani, evidenzia: “oggi, spezzo un silenzio che dura da diversi mesi per fugare i dubbi dei “malpensanti” e per fare un annuncio alla cittadinanza di Santa Cristina d’Aspromonte. Sono convinto che la politica sia il solo mezzo per provare a modificare ciò che non va. Continuare a lamentarsi dicendo che le cose non funzionano, pensare che niente possa cambiare, non sono ragionamenti che mi appartengono: con l’impegno e la speranza, partendo dai piccoli problemi, a Santa Cristina d’Aspromonte, si può iniziare a cambiare le cose”.
Saverio Caminiti, già assessore comunale dal 2004 al 2009 con l’amministrazione Alfonso Germanò, consigliere di maggioranza dal 17 giugno 2011 al 2014 con l’amministrazione Domenica Gangemi, è stato eletto consigliere di maggioranza alle ultime elezioni per poi passare tra le fila della minoranza in disaccordo con l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Papalia.
Caminiti per il momento mantiene il silenzio sui nomi che compongono la sua lista: “aspettiamo almeno di aprire l’uovo, non è certo da me negare qualche sorpresa, ma lasciamo la giusta suspense”. Quello che lascia trapelare è che sarà una lista innovativa, nella quale, per scelta, avranno molto spazio le donne e i giovani. “Ho lavorato per creare una lista che mettesse in equilibrio energia, “giovanilità” e, soprattutto, tanta voglia di fare. È impensabile perseguire degli obiettivi senza uno di questi tre ingredienti”.
“Le necessità primarie di Santa Cristina D’Aspromonte sono note a tutti i residenti, io non perderò molto tempo creando spot o promesse. Starò molto sul territorio, con una fitta agenda di incontri. Starò tra la gente e risponderò direttamente, faccia a faccia, a tutte le domande, non tralasciando però i rapporti con le istituzioni provinciali, regionali, nazionali ed europee. Amministrativamente e politicamente parlando, Santa Cristina d’Aspromonte è una realtà da costruire, è impensabile farlo solo con la logica della scrivania e dell’assenteismo politico, sarebbe l’ennesima amministrazione inefficace, incapace, inefficiente e completamente assente e, in questo periodo storico, Santa Cristina non se lo può permettere”.