Civita, tutto pronto per l’edizione 2019 delle Vallje
Quest’anno si esibiranno, oltre alle Vallje civitesi, i gruppi arbëreshë provenienti da Acquaformosa, Firmo, Santa Sofia d’Epiro, Caraffa di Catanzaro, San Costantino Albanese (Pz), San Marzano di San Giusepp (Ta)e, e quello della Pro Loco Arbëria di Lungro
Civita – E’ tutto pronto nella cittadina di Civita per l’edizione della Vallje 2019 che si svolgeranno martedì prossimo, 23 aprile, con inizio alle ore 16. Le “Vallje” sono l’evento clou del Comune italo – albanese che è uno dei Comuni arbëreshë che ancora oggi riserva un grande attaccamento alle tradizioni della primitiva origine. Le Vallje sono delle danze coreutiche molto particolari formate da uomini e donne vestiti in costumi tradizionali Arbëreshë, guidate da “Caporali” che si snodano per le vie del paese intonando viersh, canti epici e d’amore. I costumi d’Arberia sono una parte importante, insieme alla lingua, dell’eredità che i profughi hanno portato con se dalla Madrepatria. Quelli indossati dalle donne sono splendidi e sontuosi in raso ed oro ornati di preziosi ricami. “La vallja di Pasqua – spiegano dalla Pro Loco – è uno degli avvenimenti più importanti del ciclo folclorico dell’anno, in passato si svolgeva dalla domenica al martedì, attualmente sopravvive solo nella zona del Pollino, ma la sua durata è limitata al martedì”. Secondo la tradizione, le Vallje sono “la commemorazione della vittoria riportata da Giorgio Castriota Skanderbeg, il quale alla guida di un piccolo esercito, sconfisse le armate turche guidate dal rinnegato Balabano, salvando la cittadella di Kruja il 24 aprile 1467. Secondo il calendario Giuliano in vigore in quel tempo, il 24 aprile 1467, era proprio il martedì dopo la Pasqua”. I movimenti eseguiti durante la danza rappresenterebbero “la tecnica di accerchiamento messa in atto da Skanderbeg contro l’esercito turco”. La vallja, infatti, muovendosi imprigiona i forestieri tra le sue spire, essi rappresentano i Turchi che vengono liberati, dopo aver pagato il simbolico riscatto, che nella circostanza consiste nell’offerta di liquori e dolci. Le Vallje, quindi, sono un modo per la popolazione arbëreshe di ricordare il “suo passato epico” e di rivendicare il diritto di sopravvivere nel tempo ed affermare la propria identità. “La vallja, comunque, rappresenta non una esibizione folkloristica, ma un momento importante tendente a rafforzare i lineamenti etnici, sociali e morali della gente arbëreshe”. I riti della settimana Santa nella cittadina di Civita sono iniziati lunedì scorso con le “Sacre Officinature” che andranno avanti fino a Pasqua. Domani, sabato 20 aprile, alle 10, nella chiesa Santa Maria assunta si svolgerà “la Divina Liturgia del preannuncio” , e alle 18 ci sarà, presso l’Ecomuseo Palazzo Castellano, l’inaugurazione della collettiva di pittura “Civitart”. La nostra resterà aperta fino al prossimo 5 maggio. Domenica alle 5, presso la Chiesa Santa Maria Assunta, “Fjalza e Mirë” (la buona novella). Martedì mattina, 23 aprle, dopo la collocazione di una lapide in ricordo del costituzionalista Costantino Mortati, alle 10.30, presso il Museo Etnico Arbëresh, è i programma una “tavola rotonda laboratorio di danze popolari greco – balcaniche” a cui parteciperanno Rocco Gesualdi, e Brinilda Lato. Alle 16 è in programma l’evento clou: le Vallje 2019. Tra le vie di Civita sfileranno i gruppi arbëreshë di Acquaformosa, di Firmo, della Pro Loco Arbëria di Lungro, Santa Sofia d’Epiro, Caraffa di Catanzaro, San Costantino Albanese, San Marzano di San Giuseppe, Vallje civitesi. La serata sarà allietata dal gruppo “Popoli danzanti” di Noci. Per sabato 27 aprile, alle 17,30, presso l’Ecomuseo Palazzo Castellano, è in programma un seminario di studi su “L’Arberia del XIX”.
Civita lì, 19 aprile 2019
Ufficio Comunicazione
Comune di Civita