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Civita ospita il convegno “Comuni ed Enti Montani per la sicurezza e la valorizzazione del territorio” con la presenza di Marco Bussone e Mario Oliverio

Civita – “Oggi è una giornata memorabile per Civita. Bisogna e vogliamo guardare avanti. Dobbiamo lavorare tutti assieme per potenziare la prevenzione e per far si che sia garantita la massima sicurezza. Sono sicuro che le istituzioni preposte, così come è stato assicurato in questo convegno, faranno tutto ciò che è necessario. Dopo quanto successo il 20 agosto scorso difficilmente quest’anno le Gole del Raganello saranno riaperte”. Ad affermarlo, visibilmente soddisfatto dalla riuscita dell’iniziativa, è stato il primo cittadino di Civita, Alessandro Tocci, nel corso del convegno tenutosi ieri pomeriggio nell’aula consiliare della cittadina italo albanese sul tema: “Comuni ed Enti Montani per la sicurezza e la valorizzazione del territorio”. All’iniziativa, coordinata da Vincenzo Mazzei, presidente Uncem Calabria, sono intervenuti, oltre al primo cittadino di Civita, Mimmo Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, e Luisa Caronte, presidente Rete Montagne Calabria. Le conclusioni sono state tratte da Marco Bussone, presidente Nazionale Uncem, e da Mario Oliverio, presidente della giunta regionale della Calabria. Sono stati, altresì, presenti l’Eurodeputato Andrea Cozzolino, il consigliere regionale Franco Sergio, e molti sindaci e amministratori del territorio. Nel corso dell’iniziativa è stato presentato, dall’ingegnere Regina, il progetto di messa in sicurezza del costone roccioso che va dal centro abitato di Civita fino all’inizio del Ponte del Diavolo, il cui primo stralcio, per un importo di circa un milione è mezzo, è stato già finanziato dal ministero dell’Ambiente. Il presidente nazionale dell’Uncem, Marco Bussone, dopo aver ringraziato il sindaco di Civita per l’invito e per essersi detto disponibile a dare il suo contributo per la “ripartenza” del borgo, ha sostenuto che “un territorio montano si valorizza partendo dai beni del territorio. Unendo il turismo alla gestione delle risorse naturali avremmo un mix formidabile per generare crescita economica e benessere. E’ fondamentale – ha sottolineato il presidente nazionale dell’Uncem – che i comuni lavorino insieme, lo sanciscono anche leggi nazionali. Abbiamo bisogno che le Regioni stimolino i processi di aggregazione e che i sindaci sappiano lavorare insieme. Per contrastare lo spopolamento che interessa gran parte dei Comuni montani – ha concluso Marco Bussone – bisogna lavorare su strategie che prevedono di investire fondi europei, nazionali e regionali e lavorare su una fiscalità differenziata per questi territori perché non possiamo avere a Civita le stesse imposte per gli esercizi commerciali e per la comunità rispetto a quelle che abbiamo in piazza San Babila a Milano o in piazza Vittorio a Roma”. Il presidente Oliverio, dopo aver espresso la sua vicinanza alla comunità di Civita e alle famiglie delle 10 vittime del 21 agosto scorso, ha sostenuto che Civita “è una realtà importante. Cività – ha sottolineato Oliverio – è un piccolo Comune che ha dato lustro alla Calabria, perché è stato esempio di come si può realizzare un turismo sostenibile valorizzando le risorse a partire dal Raganello e più complessivamente del massiccio del Pollino”. Per quanto attiene la sicurezza il presidente Oliverio ha sostenuto la necessità di un tavolo istituzionale. “Io credo che bisogna fare un punto con tutte le Istituzioni (Prefettura, Comuni, Parco, ministero dell’Ambiente) per vedere a che punto siamo con gli impegni che erano stati assunti. Da parte nostra abbiamo lavorato per fare la nostra parte, ora si tratta di coordinare quest’azione perché si metta in campo un progetto di messa in sicurezza e di valorizzazione di un patrimonio inestimabile. Io credo che sulle problematiche dell’escursionismo il legislatore nazionale, il Parlamento, – ha concluso il presidente della giunta regionale della Calabria – deve definire una legislazione appropriata che regoli tutta la materia”. Per il presidente del Parco Mimmo Pappaterra, “quanto successo lo scorso agosto è stata una tremenda e severa lezione per tutti in tema di sicurezza. Da quella lezione – ha sottolineato Pappaterra – abbiamo tratto le ragioni per mettere in campo una grande azione di tutela ambientale. La chiusura delle gole è un problema per questo territorio. Io sono molto fiducioso sul fatto che le Istituzioni, a partire dal Prefetto, dal Procuratore della Repubblica del Tribunale, dal ministero dell’Ambiente, dalla Regione, insieme a noi Parco e ai Comuni, si possa lavorare per la riapertura, sapendo che vanno sicuramente messe in campo alcune misure. La consapevolezza di far ripartire questo territorio riguarda tutti”, ha concluso Mimmo Pappaterra.

Civita, 14 maggio 2019
Ufficio Comunicazione.
Comune di Civita