Civita, convegno sul tema: “Prevenzione, monitoraggio, allerta. Dalla tragedia del Raganello indicazioni per la Protezione Civile”.
“Prevenzione, monitoraggio, allerta. Dalla tragedia del Raganello indicazioni per la Protezione Civile”. Questo è stato il tema del convegno tecnico svoltosi, in video conferenza, sabato scorso. Al convegno, dopo i saluti del primo cittadino di Civita, Alessandro Tocci, hanno relazionato il geologo Giuseppe Campanella su “Sistemi di Tutela”, l’ingegnere Pasquale Saladino sul tema: Fragilità territoriali”. E’ intervenuto l’avvocato David Zanforlini, consulente legale del comune di Civita. Le conclusioni sono state tratte da Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani). L’incontro è stato moderato dal giornalista Antonio Iannicelli. Il montaggio e tutta la parte tecnica è stata curata da Francesco Di Minco. Il sindaco Tocci, nel suo intervento di saluto, ha tenuto a sottolineare che interveniva sulla tragedia del Raganello, dopo 20 mesi e a indagini chiuse, per “accertare la verità e non per difesa personale. Io voglio difendere il nome di Civita e dei suoi abitanti. Con questo convegno – ha spiegato Tocci – vogliamo dare doverose informazioni ai cittadini. Non possiamo non trasmettere tali risultanze poiché qualsiasi dato che possa essere utile a contribuire a salvare vite, se taciute ci vedrebbero moralmente coinvolti. Perciò abbiamo voluto organizzare questo evento, a cui certamente ne seguiranno altri. Il geologo Giuseppe Campanella nella sua relazione ha evidenziato gli aspetti normativi che sono importanti per meglio comprendere quanto successo quel 20 Agosto. In particolare ha sostenuto che le competenze nell’alveo sono prevalentemente in capo alla Regione e per quanto, invece, riguarda il sistema di allerta ha ricordato che “dal disastro di Sarno (1998) è stata realizzata la rete radar nazionale che mette in condizioni le sedi periferiche di protezione civile di avere dati in tempo reale. Il dato radar – ha sostenuto Campanella – è un dato certo che non è stato però utilizzato dalla protezione civile regionale, nonostante il dato pluviometrico, su cui si basa il sistema di allerta calabrese, fosse inaffidabile per qualità e quantità dei dati per come denunciato dalla società CAE che curava all’epoca la gestione dei pluviometri. Il giorno della tragedia, come altri 16 giorni del mese di Agosto 2018, era stato emanato – ha evidenziato – un MAU (messaggio allerta unificato) Giallo, che indica una livello di criticità ordinario relativamente alla fase di previsione. A seguito di questo MAU la protezione civile regionale, tramite il centro multirischi dell’Arpacal, avrebbe dovuto monitorare l’evento e, verificando le piogge in atto, avrebbe dovuto inviare i bollettini di superamento dei livelli 2 (preallarme) e 3 (allarme). Questi non sono mai stati inviati. Bisogna quindi chiedersi se si stesse realmente facendo il monitoraggio e la sorveglianza degli eventi meteorologici previsti”, ha concluso il geologo Campanella. Una relazione fatta con “competenza”, “coraggio” e “cuore” quella dell’ingegnere Pasquale Saladino. Una relazione in cui il tecnico ha sostenuto che “la relazione dei Ctu nominati dalla Procura non dice in maniera reale quello che è accaduto” e nella stessa relazione ha invitato “la magistratura a colmare i vuoti presenti”. “Il processo – ha sostenuto l’ingegnere Saladino – deve trovare i colpevoli per dare giustizia alle vittime, alle famiglie e a chi è indagato ingiustamente. La relazione dei Ctu, sicuramente fatta in buona fede, ha portato i magistrati, che in un caso del genere devono legarsi a ciò che dicono i tecnici da loro nominati, a non individuare in maniera reale quello che è accaduto e quindi a ricercare i colpevoli nella fascia più debole, i sindaci. Anche di fronte all’eccezionalità del fenomeno i Ctu – ha continuato l’ingegnere – hanno offerto dei dati molto discutibili e sul tempo di ritorno, a mio parere, addirittura errati. Quindi un’offerta di informazioni tecniche che ha
Civita, 20 maggio 2020
Ufficio Comunicazione.
Comune di Civita